VERCELLI. (c.car.) Opera di Defendente Ferrari conservata al Museo Borgogna. Intanto è tornata a Vercelli la tavola de L’Assunzione della Vergine.
È in corso presso il Laboratorio Persano- Radelet di Torino il delicato intervento di restauro di un capolavoro del Museo Borgogna, il Polittico di Bianzè. Durante le analisi diagnostiche non invasive effettuate nel 2012 grazie al progetto Esponente, promosso dalla Fondazione Crt con il contributo della Compagnia di San Paolo, si erano potute osservare le necessità di restauro e consolidamento delle diverse parti. Per il trasporto per la prima volta è stato smontato dalla cornice e si sono separate le sei tavole che lo compongono.
L’intervento sarà anche l’occasione per studiare da vicino l’opera, attribuita da sempre a Defendente Ferrari, fra i più importanti maestri del Rinascimento piemontese, e databile fra il 1525 e il 1530, quando fu realizzata per la parrocchiale di Bianzè. Il polittico ha avuto una storia conservativa travagliata, che ne ha visto il furto dalla chiesa del Tabbi di Bianzè, seguito dal recupero di due tavole rubate, dalla ricomposizione e dal deposito al Museo Borgogna, un’ottantina di anni fa.
Ora il Museo è alla ricerca di altri sostenitori, oltre alla Compagnia di San Paolo, per completare la raccolta dei fondi necessari all’intervento, e si augura la generosa partecipazione di tutti.
Nel frattempo altre opere tornano in Museo: tra di esse la tavola defendentiana de L’Assunzione della Vergine, esposta alla mostra “Restituzioni 2013”, che al Museo di Capodimonte a Napoli ha presentato i dipinti restaurati con il contributo di Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto biennale Restituzioni.
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