Trino. (s.b.) Sarà restaurato l’edificio dell’Ente. Una parte dell’immobile è stata venduta alla Provincia. Il consiglio d’amministrazione chiede un aiuto economico al Comune.
Tornerà a vivere il vecchio Casalegno, l’edificio di via Pasubio accanto alle scuole che da oltre trent’anni non viene più utilizzato. Risalgono infatti alla metà degli anni 70 gli ultimi momenti di attività svolti nel caseggiato, poi un lento declino.
La prospettiva di ristrutturarlo trovava nella mancanza di fondi uno scoglio notevole, per cui l’Ente omonimo che lo possiede ne ha posto in vendita una parte. La trattativa con la Provincia non vedeva la conclusione, ma finalmente tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 è stata perfezionata. Resterà all’Ente un più di metà struttura, la parte che già era stata aggiunta nel 2000.
L’iter non è concluso: tra i vari progetti proposti da più architetti è già stata operata la scelta. Essendo l’Ente Casalegno un organismo finalizzato all’attività sociale e socio assistenziale, l’intento è quello di aprire un centro diurno per adolescenti disabili. L’Asl di Alessandria ha dato il proprio benestare, che però non è ancora arrivato in forma ufficiale. Le strutture di questo tipo sono poche e lontane, perciò avendo la possibilità di realizzarne una nel vercellese l’azienda sanitaria ha prontamente colto l’occasione.
Nel corso della prossima settimana il consiglio di amministrazione si riunirà per l’esame degli ulteriori passaggi burocratici ancora da curare, compresi i permessi comunali. Con l’Amministrazione comunale è stato aperto il dialogo, un primo incontro dei responsabili del Casalegno con il sindaco Alessandro Portinaro si è già svolto. Tra gli argomenti posti sul tappeto un possibile aiuto economico: Portinaro si è dichiarato disponibile e pronto a parlarne con la Giunta per verificare le disponibilità a bilancio.
Sono in previsione altri incontri, che serviranno anche per sciogliere un altro nodo: i componenti del direttivo sono cinque, tre vengono nominati dalla Curia e due dal Comune. Gli attuali rappresentanti furono individuati dal commissario e quindi gli amministratori vorrebbero incontrarli e confrontarsi con loro sul percorso migliore per entrambe le realtà trinesi.
Silvia Baratto
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