A Saluggia anche quest’anno, per le elezioni comunali, si rinnova la (legittima) sagra del clientelismo: anziché procedere col sorteggio (magari fra i disoccupati), sono i politici – compresi i candidati – a nominare gli scrutatori
SALUGGIA. (u.l.) – Diciamolo subito, così il consigliere (uscente) Renato Bianco è contento: la legge lo consente, formalmente non c’è nulla di irregolare. Diciamo altrettanto subito che questo metodo di designazione degli scrutatori divide le persone tra “amici di” e cittadini normali, e puzza di clientelismo lontano un miglio. In sostanza: se ti segnala un politico, a fare lo scrutatore ci vai; altrimenti, anche se sei iscritto all’albo da anni, ciccia.
Dunque: secondo quanto previsto dalla legge (la n. 95 dell’8 marzo 1989 e successive modificazioni), in vista delle elezioni comunali del prossimo 11 giugno si è riunita, alle ore 18 del 22 maggio, la Commissione Elettorale per procedere “alla nomina degli scrutatori, per ogni sezione elettorale del Comune, scegliendoli tra i nominativi compresi nell’albo degli scrutatori”.
All’albo, a Saluggia, sono iscritte almeno una cinquantina di persone: tutti coloro che, negli anni o nei mesi scorsi, hanno presentato domanda in Municipio; a far gli scrutatori non è che ci si arricchisca, ma comunque qualche soldino lo Stato lo dà. A Saluggia le sezioni elettorali sono quattro (tre nel capoluogo e una nella frazione Sant’Antonino): per ognuna, oltre al presidente di seggio (designato dalla Corte d’Appello) e dal segretario (scelto dal presidente tra le persone di sua fiducia), è prevista la nomina di quattro scrutatori: 16 persone, quindi. La Commissione, poi, sempre “pescando” dall’albo stila un elenco di 16 sostituti, da chiamare “in caso di eventuale rinuncia o impedimento” dei titolari.
Dunque: la legge dice che la Commissione Elettorale debba riunirsi “in pubblica adunanza, preannunziata due giorni prima con manifesto affisso nell’albo pretorio del Comune”. A Saluggia la Commissione si è riunita il 22 maggio, e il manifesto – sebbene datato 20 – è stato pubblicato all’Albo Pretorio solo il giorno stesso [v. foto qui sotto], e poi subito tolto. Quindi la seduta della Commissione è viziata da irregolarità.
I componenti della Commissione, comunque, erano stati avvisati per tempo: di venire puntuali e – soprattutto – di portare un elenco di nomi di persone da mettere ai seggi. Anzi: qualche giorno prima della riunione il membro di maggioranza Libero Farinelli si era premurato di far sapere al candidato sindaco dell’altra lista (ma che non fa parte della Commissione) Emanuele Pedrazzini, «parlando con persone a lui vicine» [Franco Pozzi, ndr], che «se ha delle persone da segnalare, ce lo dica». Pedrazzini, che già cinque anni fa si era opposto a questo metodo spartitorio, non ha voluto prender parte alla lottizzazione, ma è venuto in Municipio ad assistere alle nomine accompagnato da alcuni candidati e simpatizzanti della sua lista.
Alle 18 del 22 maggio, quindi, in sala consiliare c’erano – oltre ai pochi spettatori che in giornata erano riusciti a consultare l’Albo Pretorio – il sindaco Firmino Barberis e i consiglieri Renato Bianco, Giuseppe Vallino e Libero Farinelli, assistiti dal segretario comunale Anna Actis Caporale e dalla funzionaria d’anagrafe Claudia Fassio. Il sindaco ha esordito con «allora, fuori ‘sti nomi», e Bianco – tirato fuori un foglietto – ha prontamente snocciolato i suoi cinque: Stefano Anania, Marta Anselmino, Francesca Cassolaro, Giulia Briccarello, Greta Biganzoli. A ruota, ecco gli undici prescelti da Libero Farinelli (anch’egli col foglietto, ma più lungo): Manuel Malinverni, Michael Malinverni, Andrea Magagna, Marta Viasco (precisando «questi due mettiamoli a Sant’Antonino»), Emanuela Melis, Ivan Sosso, Arianna Murdocca, Francesco Masones, Marco Strassner, Roberta Hall e Marinella Demaria. Voleva inserire anche Federica Pirani, che però da un controllo è risultata già essere presidente o segretaria di seggio.
L’assessore Farinelli ha inoltre dettato l’elenco delle 16 “riserve”: Cinzia Bollato, Antonella Candian, Tobia Abategiovanni, Enzo Scappino, Alessandro Pozzato, Claudio Deambrogi, Romina Momo, Raffaella Meringolo, Stefania Solinas, Simone Stagliano, Katia Perino, Jonathan Di Prima, Francesco Calderone, Gian Luca Cioni, Paola Vittone e Roberto Virardi.
Domenica si vota. Chi è iscritto all’albo degli scrutatori del Comune di Saluggia ma è fuori da questo elenco di fortunati conoscenti dei membri della commissione… anche per quest’anno s’attacca. Non per nulla la lista di Renato Bianco, alle ultime elezioni, si chiamava “Amici in Comune”. Ecco: a Saluggia, per fare gli scrutatori, gli amici in Comune conviene averceli.
9 Commenti
Mi piacerebbe sapere con quale titolo ha pubblicato nomi e cognomi di persone come me, le quali non sono figlie del “clero” e tanto meno hanno intenzione di esserlo, ma come è giusto che sia, sono state prese per la prima volta, da una lista alla quale erano iscritti da ANNI.. .!!!.
Cosi, giusto per iniziare a capire.
abbiamo pubblicato i nomi di tutti gli scrutatori nominati, tratti dal verbale della Commissione che è stato inviato al Prefetto. fare lo scrutatore è una funzione pubblica, domenica sarete ai seggi: non ci sono, quindi, motivi di privacy.
i criteri con cui Lei e gli altri siete (o non siete) stati scelti, quest’anno o negli anni passati, vanno chiesti ai membri della Commissione che vi hanno (o non vi hanno) nominato. così, giusto per iniziare a capire.
Ma certo.. e tutto pubblico.e non c’è nulla da nascondere, allora si fa una lista dei nomi esterna al articolo di accusa in causa, non con nomi e cognomi a seguito degli “imputati” assessori di cui si fa polemica, quasi a far presente rapporto di clientelismo come da lei chiamato. Perchè ripeto, c‘è gente che nemmeno conosce le facce degli assessori presi in causa. E più chiaro cosi ?
vede, sig. Strassner, la lista con nomi e cognomi, senza commenti, è nel verbale della Commissione elettorale.
ma siccome questo non è l’Albo Pretorio del Comune bensì un giornale, noi – oltre a pubblicare l’elenco degli scrutatori – spieghiamo anche come sono stati nominati, e su indicazione di chi. siamo andati ad assistere alla riunione (pubblica) della Commissione e raccontiamo ai lettori cos’è successo.
Lei – e tutti gli altri prescelti – nel prossimo weekend non sarete ai seggi per benigna indicazione del Fato, ma su precisa designazione dei membri della Commissione. così come ci sono altre persone che – iscritte all’albo da anni, esattamente come Lei – non sono state designate. qualcuno in Municipio decide chi merita di fare lo scrutatore e chi no. noi, su la Gazzetta, l’abbiamo spiegato, e diciamo che – indipendentemente dai nomi – è una modalità di designazione che non ci piace affatto, perché riteniamo che tutti gli aspiranti scrutatori debbano avere le stesse possibilità (quindi: sorteggio), o che almeno i criteri di designazione (per esempio: priorità ai disoccupati) debbano essere palesi e dichiarati, non a discrezione di Farinelli o di Bianco o di qualcun altro. è più chiaro così?
Ma infatti !! Io sono d‘accordissimo. Per questo e la prima volta che vengo designato poiche la primissima volta che sono stato chiamato, è stata per un emergenza per mancanza di scrutatori, poiche tutte le riserve non si erano rese disponibili. Questa e la motivazione del mio infastidimento . Io da 6 anni inserito nella lista dei “convocabili” aspettavo un sorteggio . Metodo per altro più che giusto ! LA differenza con molti dei designati, sta proprio nel fatto che diversi, sono I medesimi da anni e anni. !! Io no!!
Speriamo che una ventata fresca nelle fila del potere saluggese metta un termine alle solite modalità sbagliate di gestire “il bene pubblico” .
Buona giornata .ci si vedrà ai seggi.
bene: tutti d’accordo sul sorteggio, allora, metodo migliore per evitare (possibili) favoritismi. se domenica ai seggi incrocia l’assessore Farinelli provi a convincere anche lui. cordialità. (u.l.)
Fino a quando sono stata membro di minoranza della commissione elettorale mi sono battuta x le estrazioni fra i disoccupati iscritti. Visto il netto rifiuto della maggioranza abbiamo fatto noi le estrazioni in sede di commissione, mal tollerato. Non fra disoccupati ma almeno a caso. Ora la situazione e’ più che mai nauseante.
Per la cronaca: qualche giorno prima della commissione sono stato contattato da Renato Bianco, in qualità di consigliere consigliere comunale uscente, il quale mi ha chiesto se avessi indicazioni circa i criteri da adottare perla scelta degli scrutatori. Gli ho risposto che, a nome del mio gruppo, sarebbe stato opportuno scegliere tra gli iscritti all’elenco che sono attualmente disoccupati, senza indicare però alcun nome. Grazie
Scusate, ho dimenticato di sottoscrivere.
Fabio Pistan