Santhià. (r.s.) Comune e privati mettono a disposizione i terreni. Se ne parla martedì 25 sera in biblioteca.
Martedì 25 marzo, alle 21 presso la Biblioteca di via Dante 4, l’Amministrazione Comunale propone un appuntamento per così dire primaverile, perché è all’avvio della primavera che si scatena il pollice verde di chi lo possiede. Peccato che non tutti possano esprimere la loro voglia di cimentarsi con la coltivazione di ortaggi freschi e sani in quanto non possiedono lo spazio idoneo per tenere un orto.
Fedele al programma elettorale, il sindaco Cappuccio, insieme al consigliere delegato agli affari sociali Salvatore Cocco e all’assessore alla cultura Luigi Zai, sta lavorando per destinare alcuni terreni ad orti urbani.
«Si tratta di un’operazione dalla duplice valenza», spiega Cappuccio: quella sociale, in quanto alcune famiglie con difficoltà a sbarcare il lunario potrebbero beneficiare della possibilità di avere verdura gratis. Ma anche valenza culturale, perché riappropriarsi di una occupazione antica che quasi tutti i nostri padri e nonni avevano, studiando i modi per ottenere cibi sani, biologici, ecocompatibili comporta una elaborazione sul piano dei valori e dei significati tutt’altro che trascurabile».
E mentre gli orti urbani, dalla valenza soprattutto sociale, muovono i primi passi in cerca sia di candidati coltivatori che di terreni idonei, quelli biologici sono già una realtà. «In nostro aiuto – dice l’assessore Zai – è intervenuta con grande entusiasmo la signora Enrica Fassio dell’agriturismo il Passatempo di Vettigné, la quale offre gratuitamente il terreno e propone di costituire un gruppo di appassionati che si alternino nella coltivazione di un grande orto collettivo proprio in quella frazione, all’insegna di un’orticoltura biologica e ispirata ai principi della permacultura ». Cosa significhi questa parola sarà possibile scoprirlo partecipando alla serata in Biblioteca.
«Ciò che occorre sottolineare – conclude Cocco – è che entrambe le iniziative saranno interamente gratuite per il cittadino che manifesti l’intenzione di cimentarsi: il terreno di Vettigné è già pronto per essere coltivato, mentre quelli urbani attendono ancora alcune verifiche. L’invito è di cominciare a incontrarsi, ascoltare, proporre, farsi un’idea».
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