SANTHIÀ. (r.s.) Divieti di sosta, guida senza cintura o telefonando.

In un anno il Comune di Santhià ha incassato 90 mila euro da multe per infrazioni al codice della strada. Vetture lasciate in divieto di sosta, guida senza le cinture di sicurezza oppure parlando al cellulare: sono queste le infrazioni più comuni. Una cifra importante, che verrà reinvestita nella sicurezza stradale, pedonale e per la continuazione delle piste ciclabili in città al fine di far diventare Santhià una vera e propria “oasi del pedone”.

«L’incasso dalle infrazioni stradali – spiega il sindaco Angelo Cappuccio – si mantiene invariato nel corso degli anni, ma devo dire che scene viste anni fa, come auto posteggiate sulle strisce pedonali o negli spazi dedicati ai disabili, ora non accadono più. Dunque qualcosa è migliorato grazie alla nostra prevenzione e ai controlli». Controlli che ultimamente vengono effettuati anche a sorpresa, spesso ”pizzicando” gli automobilisti senza cintura oppure posteggiati in divieto di sosta, come avvenuto qualche giorno fa dalle 6 alle 8 del mattino lungo via Colombo e corso II Giugno. «Sono dei controlli effettuati in orari inconsueti – continua il sindaco – il cui obiettivo è quello di sensibilizzare gli automobilisti al rispetto del codice della strada in qualsiasi momento della giornata e questo genere di attività continuerà in via Tagliamento e in strada per Biella». Un’attività che forse renderà gli automobilisti santhiatesi più disciplinati, ma che soprattutto porterà denaro nelle casse del comune che, a sua volta, investirà i proventi per migliorare la sicurezza nel centro cittadino.

«La nostra idea – conclude Cappuccio – è di inserire dei dossi per rallentare la velocità delle macchine nelle vie del centro; un’altra priorità è rappresentata dal rifacimento della segnaletica orizzontale. L’obiettivo dei controlli stradali però non è fare cassa e a dimostrarlo vi è l’abbandono del telelaser, apparecchiatura che quest’anno non utilizzeremo per le vie di Santhià».