Saluggia. (u.l.) Il sindaco aveva detto: «Il parroco vuol fare un ristorante, noi siamo contrari». L’ufficio tecnico aveva espresso diniego.
“Dietrofront” del Comune nei confronti della Parrocchia sul progetto di “ampliamento degli spazi di relazione” dell’Oratorio Mazzetti: un “salone con cucina”, una nuova manica di fabbricato da realizzare dove attualmente c’è la tettoia porticata lungo via San Giovanni Battista, che aveva fatto esclamare al sindaco Firmino Barberis: «il parroco vuole aprire un ristorante all’oratorio».
Ebbene: dopo il diniego politico espresso dal primo cittadino e quello tecnico espresso dalla geometra Linda Marin dell’ufficio urbanistico comunale, don Enrico Triminì aveva presentato ricorso al Tribunale Amminstrativo Regionale, che con ordinanza del 21 maggio scorso aveva “sospeso” il provvedimento di diniego. A quel punto il legale del parroco aveva «intimato e diffidato» il Comune a rilasciare quanto prima il permesso di costruire.
Ed ora ecco la risposta del Comune, datata 10 giugno. La geometra Marin comunica che “lo scrivente ufficio ha già provveduto a quanto di competenza al fine del proseguimento dell’iter procedimentale finalizzato al rilascio del provvedimento finale”, e ha fatto avere al progettista di fiducia di don Triminì – il geometra Riccardo Bracco di Torrazza – l’elenco degli ulteriori elaborati da presentare in municipio per ottenere il permesso.
Per resistere al ricorso presentato dal parroco la Giunta comunale aveva conferito incarico all’avvocato Giuseppe Greppi dello Studio Monti di Casale Monferrato, deliberando – a fronte del preventivo inviato dal legale – un impegno di spesa di 6870 euro.
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