SALUGGIA. Il rosmarino (nome scientifico rosmarinus officinalis) è un arbusto legnoso della famiglia delle labiate. Cresce spontaneo lungo le coste e nelle isole dell’Italia meridionale, fino ai 1500 metri nelle zone ben soleggiate. Viene coltivato come pianta aromatica d’uso alimentare, per il suo sapore inconfondibile che ben si sposa agli arrosti, le patate, le focacce salate ecc.
Come pianta officinale invece essa è ancora poco utilizzata, nonostante abbia proprietà terapeutiche molto importanti. Il rosmarino è ricco di principi attivi e d’oli essenziali canforati con un misto d’odore d’incenso. Ha proprietà stimolanti, antisettiche, toniche, digestive, balsamiche, diuretiche, cardiotoniche, ipertensive, anticancerogene. È consigliata contro i dolori di stomaco, le cefalee e le emicranie d’origine nervosa, per curare le vertigini ed i problemi riguardanti il fegato e la cistifellea, per stimolare la diuresi e la sudorazione, per regolare il ciclo mestruale, calmare la tosse, fluidificare la secrezione bronchiale. L’azione terapeutica di questa preziosa pianta agisce anche sul sistema nervoso, restituendo fiducia ai depressi e stimolando la memoria. Essa contiene anche un antiossidante prezioso contro l’invecchiamento precoce.
L’olio di rosmarino per uso esterno possiede proprietà stimolanti e rubefacenti utili per il trattamento di contusioni, dolori articolari e muscolari, dei reumatismi e del torcicollo. In cosmesi i bagni a base di questo vegetale deodorano e purificano la pelle, tolgono la stanchezza e riposano i piedi. Le lozioni rivitalizzano il cuoio capelluto, mentre i dentifrici ed i collutori a base di rosmarino disinfettano e rinforzano le gengive.
Un aneddoto curioso riporta che la regina Isabella d’Ungheria, ultrasettantenne e piena d’acciacchi, abbia ritrovato la salute ed una seconda giovinezza con l’acqua di rosmarino. La ricetta è semplicissima: bisogna mettere cime fiorite di rosmarino, spighe di lavanda e menta dolce in parti uguali in infuso per 10 giorni in alcool. Si filtra e vi si aggiunge uno sciroppo di acqua e zucchero. Questo liquore si può prendere dopo il pasto serale, tanto che un suo piccolo bicchiere può sostituire anche il caffè.
Dosi eccessive di rosmarino possono però dare inconvenienti.
Mirta
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