Torino. (r.g.) «Ho deciso di chiudere subito la vicenda».
Quattordici consiglieri regionali del Piemonte hanno chiesto al giudice di patteggiare la pena per uscire dal procedimento giudiziario sull’uso indebito dei fondi destinati ai gruppi consiliari. Le pene spaziano da un minimo di 12 a un massimo di 18 mesi. Fra coloro che hanno scelto il patteggiamento anche l’ex capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Luca Pedrale, che commenta: «Vista la confusione politica e giudiziaria sulla vicenda dei rimborsi, dove non si capisce se abbiamo agito come pubblici ufficiali o come esponenti di partiti politici, ho deciso di chiudere subito questa vicenda. E ho restituito tutti i soldi che mi erano stati dati. A tal proposito la buona fede è dimostrata dal fatto che io e gli altri consiglieri abbiamo conservato gli scontrini, le ricevute e le fatture dei rimborsi. In questo modo posso continuare con serenità la mia attività politica sul territorio e fra le gente». Pedrale ha patteggiato una pena a 18 mesi con il beneficio della condizionale. Nel complesso la somma restituita dai consiglieri regionali ammonta a un milione e 200 mila euro.
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