TRINO. Gli Amici della Biblioteca civica di Trino pubblicano periodicamente una rivista di letteratura, L’amanuense. Non esce a scadenza fi ssa, nel 2013 vi sono state due uscite, la seconda è stata presentata agli inizi di ottobre. I 16 lavori sono di vario genere. Apre il numero Il mare, breve racconto della giovanissima Elena Soldà, seguito da Diventiamo cittadini europei, elaborato di Mattia Lorio che ha vinto il concorso indetto dal liceo scientifi co “Balbo” di Casale. Un simpatico ritratto di un paesano, Al Bertu Binda, viene disegnato dalle parole di Mario Balocco, mentre Andreina Boda torna con la memoria agli anni ‘60 rivedendo l’insegna di un locale ligure allora in voga, La Capannina.
Una panoramica su una professione ormai in via di estinzione, Al ciclista, che Remigio Buzzi ricorda e ricostruisce storicamente. Anche Roberto Paulato porta due interessanti ricordi del passato, tratteggiati con ironia, quando Lavorando con papà girava sul territorio. Un Dramma famigliare viene rievocato da Piero Peretti, storia vera dei primi anni del Novecento. Un intermezzo in versi è proposto da Mariangela Tavano con Svegliati! È già spuntato il sole e Primavera. Un nuovo collaboratore si aggiunge a quelli ormai storici: si tratta di Bruno Raiteri, maestro di violino e direttore della Banda “Verdi” di Trino, che narra quando gli venne chiesto Vuoi suonare con Morandi? Tra mito e leggenda nasce Il corteo, articolata narrazione di Maria Pia Fortebraccio; più sbarazzino Pier Franco Irico con Un banco da leggere, arguta analisi senza tempo e senza età di scritte ed intagli di questo arredo scolastico.
Di taglio giornalistico e in relazione all’attualità Emma Pretti lancia L’Italia non è un Paese per donne, rifl essioni e commenti che ruotano attorno ad una frase, evidenziata in neretto: “le donne non hanno bisogno di facilitazioni e condiscendenza, ma di rispetto”. L’autrice propone anche un parallelo tra Femminicidio ed economia, in cui interpreta le sopraffazioni di cui le donne sono vittime alla luce della debolezza materiale degli uomini, come dimostrazioni di forza. Tra i due pezzi Esercizi di scrittura di Rita Tavano, che riprende gli appunti del corso di scrittura creativa che ha frequentato e li propone ai lettori; nello specifi co, la funzione dello spazio nella scrittura. Per chiudere, Mario Buffa ricorda 25 anni di collaborazione con A.I.R.C., anniversario festeggiato nell’estate. Silvia Baratto
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