Il derby si conclude a reti inviolate. Infortunio a Mammarella, espulso Palazzi. Un tifoso cade dalla balaustra, è in ospedale. Sabato al “Piola” arriva il Verona
La Pro Vercelli coglie a Novara il quarto risultato utile consecutivo: è un buon periodo per la squadra di Longo, dopo il buio di inizio anno (tra gennaio e febbraio quattro sconfitte in cinque gare). A Novara, anzi – dove comunque i padroni di casa, che in classifica hanno 11 punti in più, hanno “fatto” la partita – si è sfiorato il colpaccio, quando a metà del primo tempo l’arbitro ha assegnato un rigore alle Bianche Casacche per un fallo del portiere azzurro Da Costa su Aramu lanciato da Da Costa; lo stesso Aramu, però, si è fatto parare il penalty. A metà ripresa, poi, la Pro è rimasta in dieci per l’espulsione di Palazzi (già diffidato, doppia ammonizione: salterà la prossima partita), ma è riuscita a contenere gli assalti dei locali.
Longo ha schierato l’ormai consueto 3-4-2-1, con Konate ancora titolare in difesa (Legati in panchina) accanto al rientrante Luperto, e Germano sulla fascia destra (Berra è entrato nella ripresa rilevando Aramu). Cambio forzato, poco prima della mezz’ora, sulla sinistra: Mammarella, infortunato, è stato sostituito da Eguelfi, che finora ha avuto poche occasioni per mettersi in luce. In panchina si sono rivisti Morra e Nardini, che in settimana erano tornati ad allenarsi con il gruppo. In campo nel finale, per qualche minuto, anche Comi, che ha dato il cambio a Bianchi.
Nota di cronaca: nel finale paura per un tifoso della Pro caduto da una balaustra del settore ospiti, da un’altezza di circa tre metri. Andrea P., 30 anni, è stato trasportato all’ospedale Maggiore, cosciente, dall’ambulanza del 118; ha rimediato un trauma cranico ed è tenuto sotto stretta osservazione dai medici.
Con questo pareggio la Pro sale a 33 punti, staccando di un’ulteriore lunghezza Cesena, Latina e Brescia – tutte sconfitte, in questa trentesima giornata – che restano a quota 31. In coda la Ternana batte il Trapani e lo aggancia a 26 punti. La classifica è ora nettamente spezzata in due tronconi: le prime undici squadre – comprese Entella e Carpi, a quota 43 – lottano per la promozione e l’accesso ai playoff, le altre undici (da Salernitana e Avellino, 36 punti, in giù) si disputano retrocessione e playout. Sabato 18 al “Piola” arriva il Verona, che ha in attacco il capocannoniere Pazzini e che – con Spal e Frosinone – è una delle più accreditate aspiranti a salire in Serie A.
NOVARA (3-4-1-2): Da Costa; Lancini, Mantovani, Chiosa; Kupisz, Cinelli (34’st Di Mariano), Casarini, Calderoni (26’st Orlandi); Sansone; Macheda (42’st Lukanovic), Galabinov. A disposizione: Montipò, Scognamiglio, Malberti, Adorjan, Selasi, Koch. All. Boscaglia.
PRO VERCELLI (3-4-2-1): Provedel; Konate, Bani, Luperto; Germano, Palazzi, Vives, Mammarella (27’pt Eguelfi); Aramu (28’st Berra), Emmanuello; Bianchi (39’st Comi). A disposizione: Zaccagno, Nardini, Morra, Legati, Castiglia, Osei. All. Longo.
Arbitro: Sacchi di Macerata
Ammoniti: Palazzi (PV), Di Mariano (N), Mantovani (N)
Espulso: Palazzi (PV) al 25’st per doppia ammonizione.
[nella foto di Andrea Cherchi: Da Costa para il rigore calciato da Aramu]
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