Vercelli. (r.a.) Nonostante le previsioni meteo non fossero affatto buone, molte sono state le prenotazioni e le presenze negli agriturismi delle province di Vercelli e Biella nelle giornate di Pasqua e Pasquetta. Un trend in continua crescita quello registrato da Coldiretti Biella- Vercelli, soprattutto per chi ha scelto di trascorrere le festività pasquali vicino a casa.
Un’abitudine sempre più frequente anche a causa della crisi che costringe molti a rinunciare a ferie e vacanze lunghe ed esotiche. Viaggi brevi quindi, nel raggio di pochi chilometri, ma alla ricerca di luoghi immersi nella natura dove trovare prodotti sani e del territorio. Un turismo a chilometro (quasi) zero che sta attirando molti gruppi anche da Milano e Torino, grazie alla posizione baricentrica delle due province.
Secondo i dati Coldiretti, Biellese e Vercellese rispecchiano una tendenza ormai comune a tutte le regioni e province italiane: sono infatti circa 250 mila gli italiani che hanno trascorso la Pasqua in uno degli oltre ventimila agriturismi del Bel Paese. La gita fuori porta per mangiare, fare una “scampagnata” o fermarsi più giorni all’insegna del relax e della buona cucina resta la soluzione preferita di molti anche questa primavera.
«In testa alle preferenze – secondo Coldiretti – c’è il viaggio a breve raggio da realizzare in giornata, scegliendo tra destinazioni diverse, come la terra di risaia che, proprio in queste settimane, vede lo spettacolo impareggiabile della “sommersione” d’acqua, o una gita sulle Alpi biellesi e valsesiane, anche qui tra cornici rurali e montane di rara bellezza. Inoltre, diverse aziende agrituristiche si sono attrezzate, offrendo alloggio e pasti completi ma anche colazioni al sacco o la semplice messa a disposizione di camere o di spazi per picnic».
«La capacita di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo – commentano Paolo Dellarole e Marco Chiesa, presidente e direttore di Coldiretti Vercelli- Biella – è la qualità più apprezzata dagli ospiti, specialmente nel periodo delle feste, dove c’è l’opportunità di gustare ricette del passato, custodite nelle campagne».
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