Saluggia. (r.s.) La Olivero sugli appalti per il sito nucleare.
Dopo il Consiglio comunale, richiesto dalle minoranze, in cui sindaco e maggioranza hanno respinto la richiesta di istituire una commissione sugli appalti di Sogin nel sito nucleare di Saluggia, la consigliera Paola Olivero (“Per Saluggia”) auspica una verifica dell’attività di Sogin da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione. «Stante il clima oscurantista e censorio nei confronti di opposizioni e cittadini da parte del sindaco – afferma la Olivero – soprattutto oggi si ritiene indispensabile chiedere trasparenza e condivisione delle attività istituzionali fra Comune e Sogin».
«Inoltre – aggiunge la Olivero – sulla scorta della comunicazione inviata dal sindaco di Trino, Alessandro Portinaro, come capogruppo di opposizione auspico che Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, verifichi il passato di Sogin in particolare a Saluggia e che siano interrotti i lavori per i quali siano eventualmente ravvisati episodi illegali o di corruzione. Ricordo che il Deposito D2, ventimila metri cubi, è in corso di edificazione, incredibilmente, nel letto del fiume, requisito nettamente incompatibile con la costruzione di un deposito nucleare, come affermato dall’Ispra nel suo recente documento per la costruzione del Deposito Unico nazionale. Il D2, destinato a contenere migliaia di metri cubi di scorie nucleari, costruito con gli stessi criteri edificatori del Deposito nazionale, è frutto di un’iter burocratico e autorizzativo dalle mille ombre, evidenziate da fiumi di interrogazioni parlamentari».
Nella foto: La consigliera Paola Olivero.
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