Livorno Ferraris. (r.l.) «Diversità di valutazione tra il gruppo di minoranza e il nuovo direttivo del circolo Pd». La segretaria intendeva utilizzarlo saltuariamente per i rapporti con l’Amministrazione.
I consiglieri di minoranza Gian Franco Falchetti e Davide Mosca intervengono per «fare alcune riflessioni in merito a quanto espresso sui giornali da Chiara Barone, neo segretaria del circolo livornese del Partito Democratico ».
Come si ricorderà, la Barone in una nota di alcune settimane fa aveva voluto puntualizzare che «la lista con cui sono stati eletti Falchetti e Mosca era civica, e tutto si può dire tranne che fosse di centro sinistra».
«Innanzitutto – replicano Falchetti e Mosca, rinfrescando la memoria alla Barone – vale la pena ricordare che dal lontano 1990 la sezione del Pci/Pds/Pd ha sempre favorito per le elezioni comunali, la nascita di liste civiche formate da persone di diverso orientamento politico, animate tutte dal desiderio di lavorare insieme per poter costruire qualcosa di positivo per il nostro Comune. Anche la lista per le elezioni del 2013, appoggiata dal circolo del Pd, era di tipo civico: persone che con spirito di servizio, superando vecchie barriere e diffidenze, volevano rendersi utili per far rinascere Livorno ».
«La nuova maggioranza che guida l’Amministrazione comunale – proseguono i due – dopo molti anni, ha scelto la via del dialogo che, pur nella differenza delle opinioni e nella scelta delle priorità da realizzare, consente un confronto finalmente senza scontri. Dobbiamo allora prendere atto che le diversità di valutazione emerse tra i consiglieri del gruppo di minoranza nell’Amministrazione comunale e il nuovo direttivo del circolo del Pd, rendono indispensabile garantire una reciproca autonomia che permetta a ognuno, una ricerca senza condizionamenti e soggezioni, di progetti, proposte e idee utili con cui confrontarsi con tutti per cercare di migliorare questo paese ».
La Barone, inoltre, aveva dichiarato che «a Falchetti, nell’ambito del Circolo Pd livornese, è stata data delega per i rapporti con l’Amministrazione vista la sua adesione al Pd, ma non vuol dire rappresentarlo in Comune. Potrebbe essere, in talune occasioni, portavoce di iniziative da noi promosse, ma quando e se succederà sarà ben specificato».
Falchetti, però, a fare il portavoce “a chiamata” della Barone non ci sta, e risponde: «Il gruppo di minoranza è attento ai suggerimenti di tutti e, se e quando succederà, non mancherà di accogliere quelli che arriveranno anche dal circolo Pd, di cui ovviamente, il consigliere Falchetti non potrà più essere il portavoce nei confronti dell’Amministrazione comunale».
Nella immagine: Gian Franco Falchetti.
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