Saluggia. (r.e.) Ceduto il pacchetto di maggioranza dell’azienda nata nel 2008 da uno spin-off di Sorin. Ma l’amministratore delegato Vallana rassicura: l’azienda resta qui.
La CID (Carbostent & Implantable Device), azienda con sede a Saluggia specializzata in dispositivi medici nel settore della cardiologia, è stata acquisita da Alvimedica, società turca specializzata nella produzione di dispositivi medici quali stent e palloncini di ultima generazione. La CID era nata nel 2008 da un ramo d’azienda della Sorin, la Business Unit Vascular Therapy: era stata costituita proprio da alcuni ex manager Sorin – fra cui l’ingegner Franco Vallana – che intendevano proseguire la ricerca, lo sviluppo e la produzione in un settore a cui Sorin non era più interessata.
Attualmente nello stabilimento saluggese lavorano 190 dipendenti. Questa acquisizione rappresenta per Alvimedica “un passaggio determinante per raggiungere l’obiettivo di divenire una delle prime cinque aziende del settore”; il Ceo di Alvimedica Cem Bozkurt ha dichiarato: «Durante il periodo di esplorazione del mercato, alla ricerca di prodotti che potessero aumentare il nostro portfolio, siamo rimasti colpiti dalla CID in termini di capacità manageriali, apporto tecnologico, ricerca e sviluppo e, non ultimo, per la gamma di prodotti offerti. Abbiamo anche pensato che l’intesa con CID potesse essere determinante per confermare la nostra strategia di divenire “l’alternativa europea” nel mercato globale. L’acquisizione ci consente inoltre di avere tre stabilimenti che sono centri di eccellenza nel mondo: a Istanbul, in Olanda e in Italia».
Rilevando poi che l’acquisizione consentirà di aumentare l’export delle due aziende, Cem Bozkurt ha poi sottolineato che Alvimedica potrà presto dimostrare le nuove e significative potenzialità produttive: «L’unione delle due realtà consentirà a entrambe le aziende di sviluppare le proprie capacità produttive. Grazie all’esperienza trentennale di CID, alla sua forza in termini di ricerca e sviluppo, e grazie agli investimenti di Alvimedica, le nostre potenzialità in termini di sviluppo cresceranno notevolmente. E, allo stesso tempo, l’acquisizione ci consentirà di mettere i due principali stent medicati, accettati a livello internazionale, sotto lo stesso cappello, quello di Alvimedica. Il prossimo obiettivo sarà il mercato del Nord America e sono assolutamente convinto che grazie al prestigio del brand CID, le nostre aziende otterranno una maggior notorietà a livello globale». L’ingegner Franco Vallana, Ceo, di CID, ha affermato: «Stavamo cercando una società che avesse le conoscenze industriali necessarie, che volesse fare degli investimenti in questo settore e che fosse visionaria.
Alvimedica per noi è la società ideale e siamo molto felici di aver firmato questo accordo. Sono convinto che questa intesa consentirà a CID di raggiungere traguardi eccezionali nel business dei dispositivi medici e sarà un’importante opportunità di ulteriore crescita per la nostra azienda». Pare che l’accordo (meglio, il preaccordo: il definitivo sarà firmato a dicembre) sia stato raggiunto a seguito dell’assicurazione, da parte del nuovo azionista di maggioranza, del mantenimento dello stabilimento e dei posti di lavoro a Saluggia.
«Puntiamo a un’ulteriore espansione nel vercellese – ha dichiarato Vallana – e soprattutto garantiremo ai nostri dipendenti il loro posto di lavoro, con l’obiettivo di assumere nuovo personale». Caute, per ora, le reazioni dei sindacati: «L’operazione – commenta Severino Gasparini, segretario Filctem Cgil – non è fatta perchè la Cid “va male”: anzi: la Cid produce lo stent migliore del mondo. L’acquisizione è stata fatta perché Alvimedica ha colto l’opportunità di acquisire un’azienda che ha un ottimo prodotto. Certo, resta il rammarico per il fatto che un’altra azienda italiana di eccellenza diventa “straniera”». Domani, giovedì, i dirigenti del sindacato terranno un’assemblea con i dipendenti per spiegare la situazione.
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