TRINO. (s.b.)  Serata organizzata dall’assessore Augello con l’attore e scrittore Rosario Esposito La Rossa. I quartieri in mano alla criminalità organizzata e il riscatto della società civile.

Il primo approccio dell’associazione Itaca a Trino è stata l’incontro organizzato dal consigliere Vincenzo Augello giovedì 21 novembre. Numerosi i giovani invitati, pochi i presenti in biblioteca, ma la serata è decollata grazie alla capacità di coinvolgimento di Rosario Esposito La Rossa, attore, scrittore e soprattutto voce di Scampia, quartiere di Napoli.

Rosario non si preoccupa del numero, inizia parlando dell’uccisione di suo cugino durante una guerra di cosche, un altro innocente colpito per sbaglio, ma per lui lo sono anche quei giovani che hanno sparato, non si sono persi, li ha persi la società civile. Allora nasce la voglia di fare per avere altre opportunità; Rosario allena i pulcini del calcio, porta quei bambini a capire che si può giocare correttamente, che si può stare insieme al di là delle divisioni tra famiglie, che si può vivere la propria infanzia.

Sembra banale, semplice, ma certe situazioni sono al di fuori della portata di chiunque non le viva, e allora nasce la casa editrice che pubblica solo libri su Scampia per farla vedere da dentro, non da fuori come allo zoo, la compagnia teatrale VoDiSca, Voci di Scampia, di cui sono presenti il regista e la protagonista di Linuccia, in scena a Vercelli nel fine settimana. A chi gli chiede perché non se ne va risponde che quella è casa sua, «non facciamo più mettere il cappello a nessuno sulle nostre iniziative », semplicemente proseguono. Qui c’è tutto, a suo modo di vedere, ma non c’è volontà, aggregazione, un fiume di disinteresse e noia.

Non è facile ribattere a Rosario, che non giudica, ma agisce, non progetta aspettando fondi, ma ricomincia a ogni furto e vandalismo, insieme a chi vuole aggregarsi, senza guardare chi sia. Augello indica quella data come il momento zero, da lì un altro modo di essere giovani a Trino; idee e proposte arrivano da Gabriele Cortella, responsabile di Libera. Tutto giusto e bello, ma lo slancio di Rosario bisogna trovarselo dentro.