Del Pd: di cui era il capo in Consiglio comunale. Con lui se ne va, nel sempre più affollato gruppo misto, anche Manuela Naso. Il partito nomina Costantino Zappino: «serrare i ranghi»
VERCELLI (u.l.) – A fine giugno – insieme ai colleghi Donatella Capra, Pier Giorgio Comella, Mariapia Massa e Manuela Naso – aveva firmato un comunicato durissimo nei confronti di sindaco e Giunta: preso atto “dell’insufficienza assoluta sia sulla tempistica che sui contenuti delle risposte” su “questioni forndamentali”, della “caduta di collegialità e di condivisione delle decisioni sia con il sindaco che tra i gruppi della maggioranza” e del fatto che “le questioni sociali e di interesse pubblico sono affrontate con lentezza esasperante” Giordano Tosi, capogruppo consiliare del Partito Democratico, insieme agli altri quattro aveva dichiarato che d’ora in poi si sarebbe riservato “di valutare, autonomamente, di volta in volta, risposte e atteggiamenti”.
Fuori dalla maggioranza, quindi: caro sindaco, sappi che “non intendiamo più partecipare a inutili riunioni di maggioranza” e “valuteremo caso per caso”. A quel punto il Pd cittadino non ha potuto far altro che sostituire il capogruppo: è stato indicato Costantino Zappino, che insieme ai segretari cittadino e provinciale Daniele Peila e Gian Paolo De Dominici ha invitato i gruppi che sostengono il sindaco a “serrare i ranghi al fine di poter concludere il mandato”.
Nel’imminenza della seduta di Consiglio di fine luglio Tosi e Naso hanno comunicato al presidente del Consiglio comunale e al segretario del partito la loro uscita dal gruppo consiliare Pd.
Gruppo consiliare in cui, in tre anni, è già successo di tutto. Adriana Sala Breddo e Andrea Coppo fanno parte del nutrito club di coloro che sono stati chiamati all’incarico di assessori e si sono dimessi (Coppo, nel frattempo trasferitosi nel gruppo Cambia Vercelli, recentemente è stato richiamato in Giunta). Donatella Capra, Aissatou Badji ed Emanuele Caradonna da tempo hanno lasciato il gruppo Pd: la Capra rappresenta ora – da sola – Articolo 1-Mdp, gli altri due stanno in Cambia Vercelli.
Due consigliere – Lorenzina Opezzo e Caterina Unio – hanno rassegnato le dimissioni per motivi personali; al loro posto sugli scranni di Palazzo Civico sono subentrati Alberto Fragapane e Patrizia Jorio Marco, che alle elezioni avevano ottenuto meno di 80 preferenze ciascuno ed ora sono fondamentali per tenere a galla l’Amministrazione di una città di 46mila abitanti.
Norberto Greppi, non eletto ma già portatore di 48 voti alla lista Pd, ha lasciato il partito, rilascia dichiarazioni pesantissime sull’Amministrazione comunale (intervistato da Remo Bassini, ex assessore della Giunta Forte, gli detta: «Ritengo che questa Amministrazione sia nata male, dalla formazione della lista alla scelta degli assessori, e con un regista inadeguato a gestire un gruppo») e da qualche mese coordina l’attività di Articolo 1-Mdp in città.
Pier Luigi “Peo” Ranghino, altro illustre trombato (ottenne 35 preferenze), continua a fare il consigliere d’amministrazione di Atena in rappresentanza del Comune, ma il cda della società cambia lo statuto senza consultare prima la municipalità (socia al 40%); intanto Atena e il Comune si rinfacciano ormai quotidianamente ritardi e inadempienze (riparazione dei semafori, manutenzione del verde, raccolta dei rifiuti…) di fronte ai cittadini attoniti ed esasperati.
Degli eletti nel Pd restano quindi in Consiglio comunale, a rappresentare il partito, Orlando Monteleone (189 voti), Michele Gaietta (90, presidente dell’assemblea), Daniele Peila (88), Teresa Marcon (88), Costantino Zappino (85) e i “ripescati” Fragapane e Jorio Marco. Tutti impegnati a «serrare i ranghi», e mentre la maggioranza perde i pezzi («una maggioranza oggi non c’è», afferma Caradonna) il sindaco in questo inizio d’agosto convoca i giornalisti di corte per annunciare future meraviglie.
[nella foto: il sindaco Maura Forte con Giordano Tosi]
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