Saluggia. Prima edizione della festa che coinvolgerà capoluogo e frazione
Appuntamenti gastronomici, musica, mostre e una conferenza nel nome del tipico legume saluggese.
È ormai alle porte la prima edizione della “Sagra del Fagiolo” che si svolgerà a Saluggia dal 25 al 27 ottobre, coinvolgendo tutto il territorio comunale. La scelta di organizzare la manifestazione in questo periodo non è casuale, infatti proprio a fine ottobre, termina la fase di raccolta del fagiolo di Saluggia. Si partirà venerdì sera con un raduno di camperisti all’oratorio Mazzetti, seguiranno i saluti di benvenuto ed un torneo di pinacola. La serata continuerà con l’esibizione dei “Divina”, poi la musica da discoteca mixata da dj Pavo. Per tutta la sera ci sarà un servizio bar con cocktail e alle 24 si potranno gustare i fagioli di Saluggia, che verranno offerti a tutti. Sabato mattina si ripartirà alle 10 nel palestrone di via Ponte Rocca, con il 1° torneo di Pallavolo ribattezzato “Bean Volley”, la finale si terrà la mattina seguente, come primo premio, oltre a gadget sportivi, ci sarà in palio il pranzo domenicale. I ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado saranno impegnati a far da “ciceroni” con le visite guidate “Scopri Saluggia”, mentre presso la Cooperativa Agricola Valverde i bambini si potranno cimentare nella raccolta del legume in campo. Una biciclettata ed una camminata a cura del gruppo di fit-walking saluggese condurranno alla cascina del Tenimento, dove i residenti accenderanno l’antico forno a legna del cascinale ed offriranno i tradizionali dolci della gremola ed altri biscotti preparati secondo le tradizioni contadine, fino ad arrivare a Sant’Antonino, dove il Gruppo Ragazzi accoglierà i partecipanti. Nel pomeriggio apriranno le mostre fotografiche “Coltivare il fagiolo” e “Saluggia com’era”, oltre a “Disegniamo Saluggia” a cura degli allievi della Scuola Primaria, gli alunni con il Consorzio di Tutela del Fagiolo hanno potuto vedere in campo la raccolta del legume, traendone spunto per i loro disegni; verrà anche inaugurata la mostra di macchine agricole antiche e moderne “Agricoltura tra storia e modernità”. Molte le attività dedicate ai più piccoli: laboratori, attività ludiche con materiali creativi di recupero e truccabimbi, a cura della Cooperativa Vita onlus, lotteria del fagiolo organizzata dalla Cooperativa Valverde e “Il giro del fagiolo” con l’Associazione Culturale Faldella. Per l’occasione, partendo dal Palazzo comunale alle 18.30, i principali gruppi storici e carnevaleschi di Saluggia e Sant’Antonino: i Conti Pastoris, i Conti Mazzetti, il Re e la Regina del Fagiolo di Saluggia ed il Generale dei Fagioli e la Bela Masochina di Sant’Antonino, sfileranno per le vie del paese ed entreranno nel padiglione gastronomico poco prima dell’ora di cena, per dare il via ufficiale alla sagra. Per tutta la giornata, la Donkey Crossing Street Band suonerà lungo le vie del paese, mentre la serata terminerà danzando sulle note dell’orchestra di Loris Gallo. Domenica, ultima giornata di festeggiamenti, si aprirà con la conferenza “Il Fagiolo e la sua terra” presso la sala consigliare del Comune, che vedrà la partecipazione di Bruno Campion dell’unità di ricerca per l’orticoltura, che presenterà l’attività di ricerca sul fagiolo di Saluggia dal 2006 ad oggi, il presidente interprovinciale Coldiretti Vercelli- Biella, Paolo Dellarole, discuterà il progetto per una filiera agricola tutta italiana, Giorgio Cottura, presidente dell’Unione industriale di Vercelli e presidente di Sorin Site Management, che parlerà della realtà aziendale nella terra del fagiolo e Marco Reis, rappresentante dell’Associazione città del riso, con l’intervento “Il fagiolo di Saluggia,un tesoro in pericolo, un tesoro da salvare”. L’incontro vedrà la partecipazione di due saluggesi: Giovanni Olivero, presidente dell’associazione Vita Tre ed autore del libro Saluggia il paese dei fagioli, e il poeta Enrico Adduci. Alle 11 nella chiesa parrocchiale verrà celebrata la messa, con il coinvolgimento delle cantorie di Saluggia e della frazione, poi le Bande di Saluggia e Sant’Antonino ed i tamburini condurranno i partecipanti fino all’oratorio dove si svolgerà il pranzo. Nei due appuntamenti gastronomici, la cena di sabato e il pranzo di domenica, si potranno gustare i tipici piatti locali come la lingua al verde, l’antipasto piemontese, il fritto misto, il bollito e le gremole con zabaione; ma soprattutto non mancheranno le pietanze a base di fagioli, dall’antipasto al dolce: dall’insalata di fagioli, passando alla panissa e i fagioli in caudera e terminando con il bunet e i biscotti al fagiolo. Diana Gallo
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