CRESCENTINO. Due anni fa le infiltrazioni d’acqua avevano rovinato alcuni libri antichi. L’ex assessore Allegranza: avevo fermato l’iter perché il patto di stabilità non permetteva di pagare la ditta in tempi ragionevoli. Il nuovo assessore Massa: gli uffici hanno mandato avanti quanto aveva già iniziato Allegranza, per i pagamenti chiedete a lui.
Da qualche giorno in via De Gregori le impalcature serrano l’ex convento dei padri filippini, più conosciuto come sede dell’Archivio storico e casa parrocchiale. Entro fine giugno, piogge primaverili permettendo, il tetto verrà rifatto e coibentato, evitando così per il futuro incidenti incresciosi come quello che ha rovinato parecchi libri antichi un paio d’inverni addietro, prontamente messi in sicurezza dall’archivista Alessandra Cesare e poi restaurati.
Sull’onda di quell’infiltrazione i tecnici del Comune e della Soprintendenza avevano individuato palliativi momentanei e interventi manutentivi da realizzare. Era così stata indetta una gara d’appalto che aveva visto vincitrice la Edil GV di Crescentino, ma l’intervento non era stato avviato subito. L’allora vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Franco Allegranza aveva spiegato: «il patto di stabilità non avrebbe permesso di pagare la ditta esecutrice», anche se il Comune aveva i fondi necessari, reperiti prima di indire la gara.
In questi mesi la Edil GV ha mutato il proprio assetto commerciale-amministrativo e quindi sono venuti a mancare i requisiti per l’affidamento dei lavori, che gli uffici hanno allora affidato al secondo in graduatoria, la torinese Piccolomini snc. È un’opera importante, che mette in salvaguardia un edificio storico della città; l’importo delle opere è di circa 76 mila euro.
Alla richiesta di un commento il vicesindaco Gabriele Massa si schermisce: «l’iter è stato portato avanti dagli uffici su quanto aveva avviato Allegranza, si deve chiedere a lui». «Io sono fermo al 22 febbraio – chiarisce l’ex vicesindaco, ora consigliere – quando sono stato licenziato. Spero che abbiano parlato chiaro alla società esecutrice, che siano consapevoli che tarderanno a percepire i soldi; una parte dell’iter era già stato fatto, fino all’assegnazione alla ditta esecutrice, poi l’ho bloccato perché il patto di stabilità non permetteva di pagare in tempi ragionevoli». Sono numerosi gli interventi e i lavori pubblici decisi alla fine del 2013 e che adesso, con l’arrivo della bella stagione, sono in fase di realizzazione; «tutti i lavori, dall’ampliamento e asfaltatura di strada Landoglio alla segnaletica orizzontale – spiega Allegranza – li avevo già pianificati. Quattro occhi vedono meglio di due, anche se i tecnici sono in gamba in un paese tutto sommato piccolo come il nostro è certamente opportuno che anche l’assessore segua i lavori».
Silvia Baratto
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