Nella foto: Il neo vicesindaco Massa con il presidente del Consiglio comunale Dario Gallo, la sindaca Marinella Venegoni e il Segretario Lucia Piazza.
Crescentino. Allegranza: c’è il rischio di arrivare a maggio senza denaro in cassa. In Consiglio comunale il dibattito – sollecitato da un’interrogazione di Mosca – su tariffe e documento di programmazione economica 2014.
In occasione del Consiglio comunale del 4 marzo è stata ufficializzata la nomina a vicesindaco dell’assessore Gabriele Massa, come indicato già nell’atto della sindaca Marinella Venegoni del 20 febbraio con cui revocava l’incarico a Franco Allegranza. A Massa, inoltre, la sindaca ha assegnato la delega al bilancio e finanze.
Gravato di questo nuovo incarico, Massa ha avuto quale prima incombenza quella di rispondere a un’interrogazione presentata qualche giorno fa dal consigliere Gian Maria Mosca in merito ai tempi e soprattutto alle modalità seguite nella stesura del bilancio di previsione 2014, e sui probabili aumenti della tassazione ai cittadini.
È molto probabile che la scadenza – attualmente fissata per fine aprile – venga rimandata, e quindi Mosca voleva sapere se l’attuale Amministrazione avrebbe lasciato la predisposizione del bilancio a quella che subentrerà a fine maggio. Risposta pressochè scontata: se i termini di presentazione slitteranno il bilancio preventivo sarà messo a punto dai subentranti; «non vogliamo influenzare la prossima Amministrazione, il bilancio è espressione politica», ha detto Massa.
Rispetto a quest’anno, nel 2014 le tariffe cambieranno per l’introduzione della Iuc, che ne assomma tre di cui una nuova, la Tasi, sui servizi indivisibili. L’analisi e le simulazioni verranno effettuate dall’ufficio ragioneria «per non influenzare l’operato, e intendiamo andare in quadratura di bilancio». Il lavoro svolto sino a questo momento servirà di base, le indicazioni che man mano arrivano agli uffici vengono accolte e i funzionari lavorano sulle proiezioni, «tutto è ancora in fase di elaborazione». Per Massa «la pressione fiscale va al minimo possibile, al minimo consentito e a quello che è previsto nel bilancio; ritengo che il pensiero possa essere condiviso dall’allora assessore». Il bilancio è dato da introiti e spese e non avendo elementi chiari «è prematuro discuterne».
Dal momento che la risposta arriva da un assessore appena insediato, Mosca ha chiesto anche la versione del predecessore Allegranza, che nelle ultime dichiarazioni pubbliche ha tracciato «uno scenario apocalittico». Per Allegranza i trasferimenti saranno sostanzialmente nulli, «pare» siano stati messi a disposizione dei Comuni 625 milioni il che significa, secondo le sue stime, 70-75 mila euro per Crescentino a fronte dei 550 mila del 2013. Ribadisce quindi il pensiero già espresso nelle passate settimane, le possibilità che restano sono le classiche due: aumento delle tasse e riduzione delle spese. Nella prima ipotesi per coprire il buco dei 550 mila euro si avrebbe un carico pro capite medio di circa 70 euro; l’altro aspetto è «impostare Tari, Tasi ed Imu per essere più equi possibile». Scende poi nello specifico della gestione comunale e osserva che era pratica di tutte le Amministrazioni inserire nelle spese straordinarie le manutenzioni a cavallo tra ordinario e straordinario; non sarà più possibile perché le entrate straordinarie non ci sono e quindi passerà nel titolo primo, a cui fa riferimento la Tasi. In pratica altri 3-400 mila euro da aggiungere, i 70 euro pro capite diventano così 100. «Quindi aumenta l’imposizione fiscale», commenta Mosca; «sì – risponde Allegranza -; lo dovrà fare chiunque sia il sindaco, se vuole mantenere i servizi».
L’altra possibilità è ridurre i costi: Allegranza si è rivolto direttamente al consigliere Greppi, con cui aveva già avuto un precedente scambio di opinioni sull’argomento via blog, osservando che «sai che nella pubblica amministrazione gli sprechi ci sono»: la soluzione può essere «impostare un sistema per far funzionare meglio gli uffici».
Mosca ovviamente ha fatto rilevare la distanza tra le due prospettive a Massa, per il quale «questa Amministrazione terrà le tasse al minimo consentito per far quadrare il bilancio». Ha quindi aggiunto che se applicassero le aliquote minime pensando così di mettere in difficoltà la prossima Amministrazione sbaglierebbero: «la tassazione non può mai essere migliorativa per il cittadino» e accollare ai successori quest’onere sarebbe «irresponsabile». Appena si avrà la «percezione concreta di cosa avverrà» si potrà avviare una discussione seria in Consiglio comunale.
Nel dopo Consiglio la frase di Massa sugli equilibri di bilancio ha suscitato riflessioni; ha ulteriormente approfondito l’analisi finanziaria Allegranza, portando l’attenzione dalle scadenze del bilancio alla cassa comunale: «se si resta contenuti nei pagamenti si arriva a maggio», altrimenti «per evitare la carenza di liquidità si dovranno approvare le nuove tariffe entro due mesi». Interrogato sulla possibilità che questo passo slitti al dopo elezioni il consigliere ha ricordato che «chi arriva ha bisogno di tempo per capire la situazione, e poi dovrà espletare le pratiche burocratiche » che non sono semplici né immediate. Insomma c’è il rischio che, quanto a liquidità, chi si inserdierà il 26 maggio trovi le casse pressoché vuote.
Silvia Baratto
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !