CRESCENTINO. (s.b.) La Società Tao88 di Bianco cerca un accordo con la Protezione Civile. Non sapendo quali intenzioni avrà la prossima Amministrazione, il proprietario dell’immobile ne parla con Francheo.
Nel complesso Bianco, posto all’incrocio tra via Mazzini e via Bertolè Viale, si trovano i 15 alloggi che l’Amministrazione comunale affitta per destinarli alle emergenze abitative. Con la crisi le domande di abitazioni popolari sono aumentate, e per far fronte a sfratti e insolvenze il Comune ha stipulato un accordo con la società Tao88, che gestisce l’edificio di cui è proprietario Giovanni Bianco. All’inizio era stato un approdo momentaneo per famiglie in difficoltà e sotto sfratto esecutivo, poi i contratti sono stati resi rinnovabili purchè sussistessero le condizioni iniziali ed infine è stato deciso dalla Giunta di sostenere economicamente i nuclei in disagio economico chiedendo in cambio di effettuare lavori socialmente utili. Da parte sua Bianco aveva iniziato la strada del social housing, trasformare il condominio in un centro di attività commerciali e artigianali nelle quali impiegare anche gli inquilini per dare una possibilità diversa di inserimento sociale; la gestione sarebbe stata affidata ad una cooperativa specializzata nel settore, i finanziamenti per ristrutturare l’immobile sarebbero stati erogati da una Fondazione bancaria, la Compagnia di San Paolo. Invece il progetto, dopo un lungo iter, è sfumato.
La prossima scadenza contrattuale sarà a giugno; l’Amministrazione comunale che si insedierà in primavera potrebbe non voler rinnovare l’accordo, o chiedere una riduzione del canone o mantenere la situazione come è adesso. Il nuovo progetto di Bianco è partire non più dall’alto, cooperativa e Fondazione, ma dal basso, dal volontariato cittadino che si porrebbe come congiunzione tra il Comune e il privato. Poichè il gruppo di Protezione Civile è comunale, Bianco ha incontrato il responsabile Gianmario Francheo per verificare quali possibilità vi siano. Alloggi da affittare transitoriamente, altri normalmente e il resto per chi è in difficoltà, magari con criteri ben stabiliti e usando un crivello a maglie più strette.
Per chi è in emergenza un problema oneroso è il pagamento delle utenze; per farvi fronte potrebbero essere avviate attività, mercatini solidali, un ufficio che possa aiutare chiunque abbia difficoltà ad affrontare iter burocratici, che sia in collegamento con il Ciss e lo coadiuvi, aiutando e verificando situazioni e passaggi.
Per ora è un abbozzo, ma già nel prossimo incontro i due interlocutori vorrebbero trovare la soluzione al primo quesito, quale forma giuridica dare ad un simile progetto, e proporre l’elenco delle associazioni presenti in Crescentino e sul territorio che potrebbero collaborare. Non è un percorso semplice, però potrebbe dare una svolta non solo al problema delle abitazioni, ma in generale all’assistenza, che diverrebbe partecipazione attiva e non assistenzialismo vegetativo, indicato da più parti come dannoso alla società e non adeguato alla dignità del singolo.
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