Al Museo Borgogna prosegue la mostra delle fotografie della città realizzate da Andrea Tarchetti tra Otto e Novecento. Domenica 19 conferenza di Emanuela Sesti, responsabile del laboratorio Alinari
VERCELLI - Prosegue al Museo Borgogna la mostra “Vercelli. Scatti nel tempo. La città fotografata da Andrea Tarchetti tra Otto e Novecento”, che resterà aperta fino al 26 dicembre.
Nata in collaborazione con il Rotary Club Vercelli Sant’Andrea, “Scatti nel tempo” è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli insieme ad enti privati come Mundi Riso e il Gruppo Marazzato.
Attraverso proiezioni multimediali e l’esposizione di materiali originali, si percorre la città tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con gli scatti di Andrea Tarchetti (Stroppiana 1854-Vercelli 1923). Il notaio, apprezzato per la sua attività di fotografo amatoriale, ha lasciato al Museo il suo copioso archivio fotografico costituito da migliaia di originali, tra lastre e positivi. Le immagini, selezionate e restaurate per l’occasione presso il Laboratorio Alinari di Firenze, coinvolgono il visitatore in un confronto sulla città nel tempo e alla scoperta di vedute suggestive e inattese. Il viaggio, immaginato come una passeggiata a piedi o sulla linea di un tramvai, percorre il cuore di Vercelli e si dirige verso le sue periferie, a diretto contatto con la campagna. Spazi, edifici, strade dove sono stati catturati istanti di vita della nostra città. La mostra non ricorda in modo nostalgico la Vercelli che non c’è più, ma invita a conoscerla meglio per poter costruire un’immagine di sé altrettanto affascinante anche per il futuro.
Nell’ambito della mostra sono state organizzate alcune “conversazioni”: le prossime saranno:
– domenica 19 novembre, alle 16.30, “Alinari tra archivio e restauro”, con Emanuela Sesti del Laboratorio Alinari di Firenze;
– domenica 26 novembre, sempre alle 16.30: “Così lontane, così vicine. Le tecniche fotografiche antiche nella storia e nella contemporaneità”, con Laura Manione e Gabriella Martino.
Domenica 3 dicembre alle 16 è in programma il concerto “SoleVoci” con gli Artisti del Coro del Teatro Regio di Torino, mentre martedì 26 dicembre alle 16.30 ci sarà una visita accompagnata alla mostra.
“Alinari tra archivio e restauro”
Il Museo ha potuto organizzare la mostra su Andrea Tarchetti riportando alla visione e alla fruizione parte del copioso e importante, ma fragilissimo, nucleo di lastre e positivi fotografici del suo patrimonio. Restauro e digitalizzazione sono stati affidati al più noto, antico e importante Istituto specializzato in Italia, e cioè la Alinari di Firenze. Già Antonio Borgogna, il collezionista e fondatore del museo, si serviva delle immagini Alinari per costruire la propria biblioteca visiva sulle opere d’arte finalizzata al perfezionamento del suo gusto e delle sue conoscenze. Domenica 19 Emanuela Sesti, responsabile di Alinari, racconterà quali operazioni di restauro sono state effettuate sul fondo del Museo e con quali modalità. Ci si soffermerò soprattutto sull’impegno degli Alinari nell’Ottocento nel ritrarre Vercelli e dintorni con campagne fotografiche commissionate ad hoc.
Ingresso a mostra e conferenza: intero 10 euro, ridotto 8, gratuito per chi ha la tessera Torino Musei.
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