VERCELLI. (c.car.) Profondo conoscitore della città e delle sue opere d’arte.
È spirato il primo gennaio dopo una lunga malattia Amedeo Corio, il presidente del Museo Leone e dell’Istituto di Belle Arti, che avrebbe compiuto 90 anni il 20 febbraio. Uomo di profonda cultura, negli anni Sessanta fu anche assessore all’urbanistica del Comune di Vercelli, sostenendo importanti recuperi architettonici come il restauro della chiesa vittoniana di Santa Chiara; accanto ad altri illustri studiosi quali Vittorio Viale e Nino Carboneri redasse il catalogo della mostra su Bernardo Vittone architetto che vi si tenne nel 1967. Tra gli anni 1990 e 2000 ha accompagnato con il suo sostegno il restauro di Palazzo Langosco, realizzando l’allestimento in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, ed ha seguito i restauri della Casa Alciati e della manica di raccordo del Museo Leone. Ha inoltre istituito presso il Museo Leone una multiforme attività didattica, che ha coinvolto nel tempo migliaia di studenti. Nel 2008 è stato scelto dalla Famija Varsleisa come Vercellese dell’anno.
Nella foto: Amedeo Corio (foto Cherchi)
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