VERCELLI. Vercelli: operazione della Squadra Mobile della Polizia dopo mesi di appostamenti. Spacciavano hashish, marijuana, cocaina ed eroina. Segnalati alla Prefettura quaranta acquirenti.
C’è anche un cittadino residente a Trino, F.P., sottoposto all’obbligo di dimora, tra gli indagati nell’operazione Naples condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Vercelli. La scorsa settimana sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere, due misure dell’obbligo di dimora, cinque arresti in flagranza di reato e una quarantina di vercellesi segnalati alla Prefettura come assuntori. Tutti accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Sequestrati circa un chilo di sostanze stupefacenti e 15 mila euro in contanti. In carcere sono fi – niti i vercellesi Claudio Gianni Boatti, 43 anni, e Salvatore Balido, 40. L’attività d’indagine avviata nell’ottobre 2012 e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, è partita da alcuni episodi di cessione di sostanze stupefacenti a favore di cittadini vercellesi. La successiva attività investigativa, sviluppata attraverso il supporto di presidi tecnologici, ha permesso di accertare le responsabilità di quattro cittadini italiani, tutti residenti nel vercellese, dediti allo spaccio di droga. I pusher erano infatti in grado di rifornire i clienti, persone di varia età ed estrazione sociale, di tutte le tipologie di sostanze richieste, dall’hashish alla marijuana, dalla cocaina all’eroina. Gli appuntamenti finalizzati alle cessioni avvenivano a tutte le ore del giorno, anche in luoghi affollati, come le vie nei pressi del centro storico e dell’ospedale. La complessa attività svolta sui pusher vercellesi, ha inoltre consentito di risalire la filiera dello spaccio sino a giungere alla individuazione dei grossisti. Grazie a numerosi servizi di appostamento e pedinamento, svolti anche con la collaborazione della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Milano, sono stati infatti individuati e arrestati in flagranza di reato tre cittadini marocchini, tutti residenti nell’hinterland milanese, cui gli spacciatori locali si recavano per rifornirsi dello stupefacente da immettere sul mercato. Da sottolineare l’importante ricaduta sociale dell’operazione “Naples” su tutto il territorio del nordovest d’Italia. I fornitori magrebini arrestati nel corso dell’operazione avevano infatti il compito di approvvigionare di droga, non solo i pusher vercellesi, ma anche quelli provenienti dalle varie provincie della Lombardia e del Piemonte, con un giro d’affari per svariate migliaia di euro.
Andrea Bucci
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