Vercelli. (c.car.) è la prima opera nota dell’intellettuale vercellese.
Nello scorso dicembre il Museo Leone ha ricevuto in dono un documento che va ad arricchire le sue raccolte, originate dalla collezione del notaio Camillo Leone.
Si tratta di un raro foglio volante di grandi dimensioni, che riproduce un testo in endecasillabi, datato giugno 1762, che costituisce la prima opera finora nota del celebre intellettuale vercellese Giovanni Antonio Ranza (1741-1801). Essa precede infatti di due mesi l’Egloga pastorale dello stesso anno dedicata al marchese Gaetano Morozzo signore di San Genuario, che finora deteneva la primogenitura.
Sacerdote e docente di lettere, con la Rivoluzione francese Ranza divenne giacobino. Preparò una rivolta a Vercelli, ma dovette fuggire una volta scoperto. Nel 1793 diede vita al Monitore italiano politico e letterario, uno dei primi giornali italiani filorivoluzionari.
Nella foto: Il foglio donato al museo
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