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Un sovrappasso e una galleria sotterranea per portare nella cava di Torrazza lo “smarino” del tunnel del TAV Torino-Lione

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Un sovrappasso e una galleria sotterranea per portare nella cava di Torrazza lo “smarino” del tunnel del TAV Torino-Lione

Il materiale di risulta degli scavi della galleria tra Italia e Francia giungerà dalla Val di Susa in treno fino a Borgoregio. E per arrivare alla cava, collocata lungo la strada per Rondissone? Si farà un nuovo raccordo ferroviario, con sovrappasso e un tunnel di 260 metri da scavare sotto la provinciale per Saluggia e sotto un’area edificata.

TORRAZZA PIEMONTE. Per realizzare il collegamento TAV Torino-Lione, il progetto prevede un tunnel sotto le Alpi lungo 57 chilometri. Dove verrà portato il materiale di scavo, tecnicamente chiamato “smarino”? Sono stati individuati due “siti di deposito”: due cave. Una a Caprie, in Val di Susa. E una a Torrazza Piemonte, lungo la strada per Rondissone, di proprietà della CoGeFa spa. 850 mila metri cubi là, 852 mila qui. Materiale di scavo che contiene anche una percentuale di amianto.
Come arriverà lo smarino da Bussoleno a Torrazza (82 chilometri)? In treno. Un primo tratto sulla ferrovia Modane-Torino, un secondo sulla Torino-Milano.
La stazione di Torrazza, però, attualmente non è attrezzata per ricevere questo tipo di trasporti. E’ stato quindi redatto un progetto – che è pubblico, sul sito del Ministero dell’Ambiente – che prevede questo (segnato in rosso sulla mappa):
– accanto alla ferrovia esistente, circa un chilometro dopo la stazione, verranno realizzati tre nuovi binari, collegati alla linea esistente: il “fascio presa e consegna”; due binari a disposizione dei treni, uno per la circolazione del locomotore;
– tra l’area ferroviaria del “fascio presa e consegna” e la cava verrà realizzato – al’altezza di Borgoregio – un nuovo “raccordo a binario unico”. Ma siccome sul tracciato ci sono una strada provinciale (quella per Saluggia) e un’area edificata, il progetto prevede di realizzare “un cavalcaferrovia di luce 12.50 a fianco di quello esistente” e “una galleria artificiale della lunghezza di 260 metri per sottopassare la strada provinciale e per salvaguardare un’area edificata”;
– nell’area di cava verrà realizzato un fascio di due binari lunghi 300 metri, per lo scarico dei convogli.

Per parlarne con la popolazione, il “Comitato ambiente no smarino” organizza per la sera di venerdì 3 marzo a Torrazza una serata informativa per cittadini e amministratori locali. Alle 21 nel salone della parrocchia San Giacomo Maggiore ci saranno Mario Cavargna, presidente di Pro Natura Piemonte e tecnico dei comitati No Tav, e Luca Anselmo, guida ambientale e militante No Tav.

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