saluggia. Saranno celebrati giovedì alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Grato i funerali di Massimo Trasente, 33 anni, trovato senza vita venerdì alle prime luci dell’alba disteso sulla banchina del primo binario della stazione di Saluggia. A fare la scoperta è stato un macchinista del treno regionale 4169 partito da Chivasso e diretto a Novara, rimasto fermo in stazione tra le 6,50 e le 7,15.
Alla vista del corpo, il macchinista ha immediatamente lanciato l’allarme. Sul posto è arrivato il 118, ma ormai per il povero Massimo Trasente non c’era più nulla da fare; il corpo è stato composto all’obitorio dell’ospedale di Chivasso. Sul posto, per le indagini, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Livorno Ferraris.
La circolazione ferroviaria ha subito alcuni ritardi; tre treni, un Eurocity e due regionali, hanno registrato ritardi fino a quindici minuti. Trasente era molto conosciuto in paese. Sulla cause della sua morte gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, in attesa dei risultati dell’autopsia eseguita nei giorni scorsi presso la camera mortuaria dell’ospedale di Chivasso.
Da quel che si è appreso dovrebbe essersi trattato di una morte avvenuta per cause naturali. La sera prima del ritrovamento del suo cadavere, Massimo Trasente era stato notato in un bar del centro del paese. Lascia il papà Vincenzo, la mamma Nina e il fratello Sabino. Al lutto della famiglia si uniscono i coscritti e le coscritte del 1979 di Saluggia. Andrea Bucci
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