TRINO. Uno sull’innovazione energetica, l’altro sui diritti civili dei cittadini comunitari. Coperazione Italia-Svizzera e partenariato con Francia, Germania, Ungheria e Slovenia.
L’Amministrazione comunale ha deciso di aderire a due progetti europei. Il primo, “Innovazione energetica”, è una cooperazione Italia–Svizzera, prevista dall’Europa e finanziata dai singoli Paesi; è sostenuto anche da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta; tra i beneficiari vi sarà quindi Trino, che potrà avere gratuitamente una prima analisi base dell’impatto energetico dei consumi e delle performance ambientali. Come spiega il sindaco Alessandro Portinaro, gli amministratori ne sono venuti a conoscenza solo adesso e quindi la città si avvarrà dell’esame ambientale, ma non della certificazione conseguente all’intero processo. Sarà comunque utile perché verrà vagliata la situazione specifica del Comune e più in generale della città. Il metodo è già in uso in altri Paesi, come la Germania, e si basa su sei variabili: la pianificazione del Comune, lo stato degli edifici e degli impianti, i servizi comunali di approvvigionamento, i sistemi di trasporto pubblico e mobilità, «non sono di pertinenza comunale, ma hanno un impatto sulla città», l’organizzazione interna e l’attività di divulgazione e comunicazione. Ne uscirà «una foto dello stato attuale che potrà servire negli anni futuri per nuovi progetti e per scegliere meglio gli interventi perché abbiano un maggior impatto positivo. Con la primavera avanzata avremo i primi risultati».
Il secondo invece è un macro progetto europeo con più ramificazioni, il Comune ha scelto di partecipare ad una di queste proposte. Sarà presentato in questi giorni, tra i partner vi sono Francia, Germania, Ungheria, Slovenia e le attività previste sono la formazione e l’informazione sui temi dei diritti civili dei cittadini comunitari. «A Trino ce ne sono parecchi» osserva Portinaro, i beneficiari saranno soprattutto l’anagrafe e la segreteria; la risposta arriverà probabilmente dopo l’estate, la Commissione dovrà valutare il progetto presentato, che non ha un grande valore economico (10 mila euro in due anni), però il sindaco ritiene «interessante la partecipazione di un piccolo Comune in un partenariato così ampio e su temi concreti per capire cosa sta succedendo altrove. Un punto importante di partenza e di confronto».
Silvia Baratto
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