
TORINO. (r.e.) Dopo tre anni e mezzo di vendite in caduta libera.
Dopo 3 anni e 5 mesi consecutivi di vendite in caduta libera, a dicembre 2013 le immatricolazioni hanno registrato un +1,4% con 88.705 vetture. E’ un “segno +” che influisce ben poco sul bilancio dell’ennesimo anno orribilis per il mercato che ha perso altre 100.000 auto nuove, con un totale di 1.303.534 immatricolazioni. Rispetto al 2012, anno in cui sono state vendute 1.403.010 vetture, la decrescita sul cumulato si attesta al -7,1%, ma andrebbe letta ancor più in negativo se si considera che il 2012 è stato l’anno di tracollo (-22%). Per il 2014 ci si aspetta un’inversione di tendenza puramente tecnica, non una vera ripresa. Determinante sarà l’azione di governo e l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia ha fiducia nella Consulta Permanente dell’Automotive che nel 2014 avrà la responsabilità di affrontare in chiave sistemica i problemi del settore.
Chi compra le auto in Italia
L’automobile nuova resta un miraggio per molte famiglie italiane, che spesso ripiegano sull’usato. Nell’anno la quota privati del nuovo è scesa al 7,4%, mentre i trasferimenti di proprietà complessivi, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei in attesa della rivendita al cliente finale), hanno segnato una stabilità rispetto all’anno precedente (+0,4%) con 4.141.295 unità. Nel solo mese di dicembre la crescita è stata del 6,9% a 346.970 passaggi di proprietà. E’ rimasta invece stabile la quota delle società (17,8%), nonostante ci sia stato anche qui un calo delle immatricolazioni (-7,6%), ed il noleggio è arrivato al 18,6% del totale, a dimostrazione che con la crisi l’approccio degli italiani nei confronti della proprietà dell’automobile è cambiato.
Le auto preferite dagli italiani
Guardando alle alimentazioni, il 15,2% del mercato è rappresentato da quelle alternative, con il GPL in testa (8,9%), seguito dal metano (5,2%). A dicembre però il diesel ha segnato un recupero (+6,5%), mentre le auto a benzina sono scese dell’8,57%. E’ andata meglio sul versante delle ibride e delle elettriche; parliamo sempre di piccoli volumi, però in crescita: 1.456 auto ibride immatricolate a dicembre 2013 contro le 747 dell’anno scorso e 69 auto elettriche contro le 57 di dicembre 2012. Sul fronte delle carrozzerie, perdono consensi pesantemente tutte le tipologie di vetture fatta eccezione per i crossover (+18,3%, raggiungendo il 10,8% del totale) ed i monovolume piccoli (+29%, al 7,2%).
Come sono andati i marchi e le case
Nell’ultimo mese del 2013 il Gruppo Fiat ha perso il 2,45% con tutti i marchi in flessione, ad eccezione di Lancia (che è rimasta stabile con uno 0,77%) e del polo del lusso. Ferrari ha chiuso l’anno con 9 supercr immatricolate contro le 4 dell’anno scorso, grazie ovviamente a LaFerrari. Maserati ha invece contato ben 46 auto immatricolate contro le 9 del 2012, merito della Ghibli. Il Gruppo Volkswagen, ancora secondo nel nostro Paese per quota di mercato, ha ottenuto a dicembre un +9,36% grazie soprattutto al marchio Volkswagen (+25,03%), perdendo invece il 36,41% con Skoda. Tra i principali costruttori, a dicembre hanno perso PSA (-10,58%) e Toyota (-19,85%), invece Ford è riuscita a risalire, dopo mesi di discesa, con un + 15,41%. Anche Sukuzi è andata meglio dell’anno scorso (+16,64%), ma parliamo sempre di un migliaio di auto immatricolate per una quota di mercato poco superiore all’1%. Ai piani alti troviamo sempre GM, che a dicembre ha immatricolato circa il 9% di auto in più del 2012 ed il Gruppo Hyundai, che ha incassato un +3,27%. Daimler è invece salito di un +1,19% e BMW di un 9,29%. Da notare la continua ascesa del Gruppo Jaguar-Land Rover, che dopo mesi consecutivi di crescita ha registrato a dicembre un +8,86% di immatricolato.
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