Per “gli esercizi commerciali e artigianali situati in zone precluse al traffico”: via Lusani l’anno scorso, quindi. Le domande vanno presentate in Municipio entro il 15 maggio.
SALUGGIA (u.l.) – Nella prima metà di febbraio un cittadino saluggese (di cui faremo il nome immediatamente dopo la presentazione delle liste per le elezioni amministrative, se si candiderà) ha fatto il giro dei negozi di via Lusani chiedendo ai commercianti di firmare una richiesta di riduzione della tassa rifiuti, da portare in Municipio, motivata dal disagio e dalla riduzione degli incassi dovuta al cantiere di riqualificazione della contrà granda protrattosi da marzo a settembre 2016. La petizione è stata protocollata in Comune il 17 febbraio.
La modifica al Regolamento
Il 23 marzo il sindaco Firmino Barberis ha convocato il Consiglio comunale per mercoledì 29 alle 18.30; un solo punto all’ordine del giorno, oltre alle comunicazioni: la modifica del Regolamento per l’applicazione della IUC, l’Imposta Unica Comunale, che si compone di tre voci: l’IMU (Imposta Municipale propria), la Tasi (tributo per i servizi indivisibili) e la Tari (tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti). Sei presenti su otto: assenti Renato Bianco e Giuseppe Barberis (arrivato poi in aula dieci secondi prima della votazione).
La modifica proposta da sindaco e Giunta riguardava proprio la tassa rifiuti: la vicesindaco Margherita Cotevino ha letto un nuovo comma da inserire all’articolo 49, quello che riguarda le “agevolazioni ed esenzioni”: una riduzione della Tari per “gli esercizi commerciali e artigianali situati in zone precluse al traffico a causa dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si protraggano per almeno sei mesi”. E per quest’anno la riduzione è retroattiva: “limitatamente all’anno 2017, le istanze riferite alle interruzioni di servizio del 2016 dovranno essere presentate entro il 15 maggio 2017”. Evidentemente il riferimento è ai lavori di rifacimento di via Lusani, che nel 2016 sono durati sei mesi e tre giorni.
Farinelli spiega perché
La discussione, durata un’oretta, si è svolta quasi interamente fra il consigliere di minoranza Fabio Pistan (“Per Saluggia”) e l’assessore Libero Farinelli, con sporadici interventi del sindaco. Pistan ha chiesto «perché in questo momento? il cantiere in via Lusani è terminato nel settembre scorso, nel frattempo è già stato approvato il bilancio…». Barberis ha tentato di cavarsela con un «perché sono maturate le condizioni», ma è stato Farinelli a farsi esegeta del pensiero del gruppo di maggioranza: «abbiamo approvato il bilancio di previsione a dicembre ma ci lavoravamo da settembre, non avevamo pensato a questa possibilità; poi alcuni commercianti ci hanno chiesto lo sgravio: non sapevamo che pesci pigliare, abbiamo guardato cos’hanno fatto in altri Comuni – Firenze, Torino – per casi analoghi e abbiamo scopiazzato da loro. Forse potevamo pensarci prima, ma siamo umani anche noi…».
Le possibili “falle” della delibera
Pistan, d’accordo con la volontà di riconoscere un contributo o un rimborso a chi ha avuto disagi a causa dei lavori, ha eccepito su “come è stato scritto”, sollevando alcune questioni di merito.
La prima è sulla frase “opere pubbliche che si protraggano per almeno sei mesi” combinata con la “riduzione della Tari proporzionale ai mesi di effettiva interruzione”: «il cantiere – ha puntualizzato Pistan – è stato spezzettato in tre tronconi, nessun tratto di strada è stato impraticabile per sei mesi». Risposta del sindaco: «si considera l’interezza del contratto d’appalto»; Farinelli: «Pistan, se intendi cavillare su tutto… qui quello che conta è la scelta politica».
La seconda è sui beneficiari: “esercizi commerciali e artigianali”. «E i residenti?», ha chiesto Pistan; «anche loro hanno avuto disagi: cerchiamo una modalità per rimborsare tutti, non solo alcune categorie». Risposta di Farinelli: «dobbiamo approvare la modifica al regolamento entro il 31 marzo; non possiamo inventarci nulla, copiamo quello che hanno fatto altrove».
E’ con il terzo argomento, però, che Pistan ha evidenziato come la modifica rischi di essere inefficace: «avete scritto “qualora il servizio di gestione dei rifiuti ne abbia avuto un’interruzione”; ma il servizio non è mai stato interrotto! Semplicemente, quando il tratto di strada era interrotto si trattava di portare i sacchi o i bidoncini venti metri più avanti o più indietro. Possiamo parlare di disagio, ma non di interruzione». Il sindaco, allora, ha puntualizzato: «c’è stata un’interruzione del servizio “porta a porta”».
Sì, ma chi paga?
La “bolletta” complessiva che il Comune paga annualmente per il servizio di raccolta rifiuti deve essere coperta al 100% dalla Tari. Quindi se a qualche utente viene accordata un’esenzione o una riduzione, ciò che non paga lui deve essere pagato da altri, perché il totale non può cambiare. Farinelli dice che «l’importante è che la spesa non cada sugli altri cittadini», ma il nuovo comma recita: “la copertura deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti da fiscalità generale del Comune”. Quindi da tasse e imposte pagate dai cittadini.
Figli e figliastri
Anche un’altra importante arteria cittadina è stata chiusa – anch’essa per mesi, e anch’essa un tratto per volta – per lavori di riqualificazione: via Don Carra. Ma non è stata prevista (né prima dell’apertura del cantiere, né retroattivamente) alcuna agevolazione.
Come è andata a finire
Pistan ha votato contro: «rimango dell’idea che, così com’è formulata, questa modifica rischia di essere inapplicabile, perché nessuno certificherà un’interruzione del servizio di raccolta che non c’è stata. E così, per gli artigiani e i commercianti di via Lusani, oltre il danno ci sarà la beffa. Se troviamo un altro strumento per compensare il disagio che effettivamente c’è stato… voto a favore, ma così no».
La maggioranza, ovviamente, ha votato a favore. E a chi ha qualcosa da dire sulla tempistica “elettorale” con cui è stato deciso questo provvedimento (il 15 maggio, data entro cui vanno presentate le istanze, mancherà meno di un mese al voto per il rinnovo del Consiglio comunale), Farinelli risponde: «la partita si gioca fino all’ultimo minuto; e, se necessario, giocheremo anche i supplementari, fino all’11 giugno».
[nella foto: via Lusani durante i lavori, nel 2016]
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