SANTHIÀ. (r.e.) Outlet del mobile: sospensione dell’attività in vista di una riconversione. La Svim: varieremo l’offerta commerciale per ripartire entro maggio.
Solo con arredamento e design non regge. Si deciderà nei prossimi mesi il futuro dell’outlet del mobile e del design “WelcHome Santhià”: l’ipotesi più accreditata, in questi giorni, è quella di una temporanea sospensione delle attuali attività in vista di una riconversione della struttura con la vendita di altri prodotti, elettronica in primis.
Una riunione per fare il punto della situazione si è tenuta giovedì 16 in Municipio tra Danilo Rossi, amministratore delegato di Svim (promotore dell’iniziativa dell’outlet del mobile), il sindaco Angelo Cappuccio e l’assessore provinciale alle attività economiche Gian Mario Demaria. Ne è emerso che nei prossimi duetre mesi si cercheranno nuovi investitori disposti a scommettere sul futuro di questa struttura di 13 mila metri quadrati inaugurata meno di due anni fa.
Nel frattempo i sei negozi ancora in attività (inizialmente erano 16) potrebbero abbassare le saracinesche, per riaprire i battenti qualora vi fosse realmente una cordata di investitori interessata a rilanciare il centro, probabilmente puntando anche su altri settori merceologici che possano fare da traino al “mobile”, attività che ha risentito molto della crisi.
«In questo momento – spiega l’ad Rossi – stiamo portando avanti le trattative per cercare nuovi partner, e non abbiamo intenzione di chiudere: puntiamo a rilanciare il centro ampliando con settori complementari all’arredo».
Se l’ipotesi di una chiusura definitiva viene smentita, è più che probabile una sospensione dell’attività. «Svim ha garantito che non vi sarà una chiusura tombale della struttura – spiega l’assessore Demaria – bensì la volontà di trovare soluzioni alternative per variare l’offerta commerciale e ripartire entro maggio». Aggiunge il sindaco Angelo Cappuccio: «Nell’incontro si è garantita la continuità del centro e noi, come Amministrazione comunale, manterremo i contatti perseguire l’evolversi della situazione».
La reazione dell’Ascom
A poche ore di distanza dalla notizia della sospensione dell’attività di WelcHome Santhià, arriva l’intervento dell’Ascom Vercelli. L’Associazione commercianti critica la smisurata attenzione delle pubbliche amministrazioni verso un’impresa privata, quando nello stesso momento centinaia di piccoli negozianti chiudono le attività quotidianamente, spesso nell’indifferenza delle istituzioni. «Non è possibile continuare a tacere sulla triste sorte dell’outlet di Santhià: outlet del mobile, ex outlet dell’abbigliamento, ex outlet degli investitori americani. Un’iniziativa – commentano Antonio Bisceglia e Fernando Lombardi, presidente e direttore Ascom – nata male nel lontano 2000 e destinata a finire peggio nonostante l’affannoso impegno degli amministratori pubblici».
Secondo l’Ascom con questo atteggiamento si è creato un precedente significativo, visto che si tratta di un’iniziativa privata mentre tanti negozi, anch’essi privati, soffrono la crisi in solitudine. «E dove sono – continuano Bisceglia e Lombardi – i moralisti di cui è ricco il nostro territorio? Non hanno nulla da dire sul fatto che amministratori pubblici si dedichino a trovare soluzioni per alcuni e non facciano nulla per tanti altri? Probabilmente non hanno tempo in quanto impegnati a tentare di risolvere i loro problemi personali».
Presidente e direttore Ascom rigettano al mittente l’alibi di un interessamento per mantenere l’occupazione: «Perché forse i titolari e gli addetti dei piccoli negozi non meritano la stessa attenzione? ». Ascom invita poi gli amministratori a limitare la tassazione locale anziché tentare di risolvere casi singoli.
Nella foto: WelcHome, outlet del design e dell’arredamento. La struttura aveva aperto, con 16 negozi, meno di due anni fa.
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