SANTHIÀ. (r.s.) La ditta che forniva i medicinali alla farmacia vanta un credito di 388 mila euro.
La Comifar, la società di Novate Milanese che forniva i farmaci alla Servizi Pubblici srl, ha accettato il piano di rientro dai debiti – circa 388 mila euro – predisposto dall’Amministrazione comunale. Un piano che prevede forti sacrifici per le casse dell’ente, ma che per lo meno evita salati interessi grazie a un accordo realizzato in questi mesi dalla Giunta del sindaco Cappuccio.
La decisione di accollare al bilancio comunale gli insoluti della società che gestiva asilo nido, farmacia e casa di riposo ha fatto sì che ora sia necessario liquidare chi, da troppo tempo, aspetta dei pagamenti arretrati. In un primo momento il piano di rientro proposto dall’Amministrazione Cappuccio non andava incontro alle richieste avanzate dalla Comifar; la società, non accettando la proposta di dilazionamento del Comune, aveva chiesto – a fronte della rinuncia agli interessi maturati sul debito – che lo stesso fosse saldato entro il 31 dicembre 2014. «Una richiesta impossibile da accettare – aveva risposto il Comune – a meno di aumentare la pressione fi scale o riducendo i servizi».
Così ora l’Amministrazione ha formulato una nuova proposta che prevede il versamento immediato di 100 mila euro e successivamente l’erogazione di 18 rate mensili di 16 mila a partire da questo mese di gennaio fino al 30 giugno 2015. Un piano accettato dalla ditta, che ha confermato che non applicherà interessi sui soldi ancora da ricevere.
Nella foto: La farmacia comunale in corso Nuova Italia
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