(r.s.) Per alcuni giorni, fin da prima di Natale, l’hanno cercato lungo tutto il corso del Canale Cavour. Poi, venerdì 10 gennaio, la svolta: il corpo di Pier Carlo Robbiano, 56 anni, conosciuto come “Rufus”, è stato recuperato nel tratto del canale compreso tra San Germano e Santhià, a poche centinaia di metri dall’auto che aveva abbandonato sul ciglio della provinciale 143. A trovarlo è stato un operatore impegnato con un braccio meccanico a ripulire il fondo del corso d’acqua. L’uomo è stato immediatamente identificato grazie alla carta di identità che aveva in tasca. Robbiano era scomparso lo scorso 21 dicembre, intorno all’ora di pranzo: da allora nessuno lo aveva più visto nè sentito, e il suo cellulare risultava spento. A lanciare l’allarme erano state la moglie e la figlia Michela. Operaio della Magliola in pensione, era da sempre appassionato di musica e aveva suonato nel complesso rock “Epokè”. Ma il volontariato era il suo passatempo preferito: era impegnato con l’associazione Bea Bedon e nell’organizzazione del Carnevale. La procura ha chiesto che venga effettuata l’autopsia, la data dei funerali non è ancora stata fissata.
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