Santhià. (r.c.) La scorsa settimana sul treno Torino-Biella, con scalo a Santhià, dopo un’accesa discussione con un passeggero, il capotreno è stato denunciato per violenza privata.
Il battibecco tra i due ha avuto inizio quando il passeggero diretto a Biella ha presentato al ferroviere un biglietto acquistato via internet; o meglio: ha presentato il codice da cui il controllore, digitandolo sul palmare, può ricevere conferma dell’acquisto del biglietto. Insieme al numero di codice sarebbe necessario presentare la ricevuta, stampata al momento dell’acquisto, che in questo caso il passeggero non aveva con sé. Per questo motivo è iniziata la discussione tra il ferroviere e il passeggero, che ha spiegato come le altre volte, anche non avendo la ricevuta stampata, mostrato il codice agli altri ferrovieri, questi si limitassero a controllare l’effettivo pagamento. Il capotreno, dopo aver controllato sul palmare il codice del biglietto (che risultava effettivamente in regola), ha preteso comunque il foglio della ricevuta. Il biellese a questo punto ha chiesto le generalità del bigliettaio per presentare un esposto contro di lui; quest’ultimo si è rifiutato, e a quel punto il passeggero come prova ha fotografato il tesserino del capotreno con il cellulare, cellulare che gli è stato strappato dalle mani dallo stesso ferroviere.
Dopo questo gesto sono intervenuti due agenti in borghese che, dopo aver assistito alla scena, hanno placato i due uomini e avvisato gli agenti della polfer di Santhià, diretti dal comandante Antonino Fontanazza. All’arrivo a Santhià la vicenda è stata ricostruita dai due poliziotti, che hanno denunciato il ferroviere per violenza privata.
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