Santhià. (r.s.) Consegnate alla Presidente della Camera le firme raccolte (anche a Santhià) per la legge sulla regolamentazione del gioco d’azzardo.
“Grazie a 400 sindaci promotori campagna contro gioco d’azzardo. Impegno civico che dal territorio arriva a istituzioni”: questo il tweet della Presidente della Camera Laura Boldrini all’indomani dell’incontro svoltosi il 9 aprile alla Camera tra Terre di mezzo, Legautonomie e una delegazione di sindaci, amministratori e cittadini.
L’occasione era la consegna simbolica delle oltre 93mila firme raccolte in questi mesi a sostegno della legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d’azzardo, presentata sei mesi fa dalla Scuola delle Buone Pratiche: un progetto promosso da Terre di mezzo e Legautonomie.
Le firme sono state raccolte da oltre 400 Comuni di tutta Italia, tra cui Santhià.
Santhià c’era mercoledì 9 aprile a Montecitorio all’incontro con la Presidente Boldrini attraverso la partecipazione della vice sindaco Angela Ariotti, della consigliera Simonetta Todi che, in collaborazione con Piero Magri (Terre di mezzo) e Angela Fioroni (Legautonomie), ha seguito la raccolta delle firme e le iniziative collegate, e Marina Salussolia, una delle promotrici dei tavoli di raccolta delle firme.
Santhià c’era sul campo a raccogliere le firme e ne ha proposte circa 700. «Siamo stati tra i primi Comuni – dichiara la consigliera Simonetta Todi – a sollevare il problema del dilagare delle sale da gioco e del gioco patologico come problema sociale e di salute, e quindi a sottoscrivere il “Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo” ora appoggiato da oltre 500 comuni in tutta Italia. E ci siamo mobilitati personalmente a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare, con l’aiuto di molti cittadini che ringraziamo. La presidente si è mostrata molto attenta al problema sollecitando il coinvolgimento dei gruppi politici in Parlamento, affinché si impegnino a portare la proposta di legge in aula al più presto. Abbiamo colto l’occasione per donarle una pubblicazione su Santhià e rinnovare l’invito a venire a trovarci».
«Con questa legge – aggiunge il sindaco Cappuccio – chiediamo poteri per i Comuni, per i sindaci. Non ci siamo mai tirati indietro: siamo stati attenti al problema del gioco patologico attraverso ordinanze e regolamenti, portando la questione davanti alle istituzioni più alte. Non ci tiriamo indietro ora, anzi, vorremmo poter fare di più in modo propositivo e concreto, rimettendoci alla sensibilità del Parlamento».
Il disegno di legge, che approderà in Parlamento, è composto di 22 articoli. Il principio di fondo è la reale tutela del diritto alla salute, effettivi impedimenti di gioco per i minori, contrasto all’infiltrazione mafiosa, all’evasione fiscale e tributaria, trasparenza dei flussi di denaro, forte regolamentazione dei messaggi pubblicitari, prevenzione e cura reali per le persone affette da G.A.P. – Gioco d’azzardo patologico. Nella proposta, inoltre, si chiede che i sindaci abbiano potere di decisione sull’apertura di sale da gioco, proprio perché è compito primo del sindaco salvaguardare il benessere dei propri cittadini.
Nella foto: Marina Salussolia, Angela Ariotti e Simonetta Todi con la presidente Boldrini.
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