SANTHIÀ. (r.s.) Con l’inizio del 2014 l’Amministrazione comunale ha deciso di “tagliare” i rimborsi per le spese di telefonia cellulare e per pranzi e cene istituzionali. Spiega il sindaco Angelo Cappuccio: «Anche per il 2014 la nostra Amministrazione farà a meno dei cellulari di servizio. Inoltre sindaco, assessori e consiglieri , qualora facciano viaggi istituzionali oppure accompagnino ospiti al ristorante, devono pagare di tasca propria le consumazioni. Può apparire poco, ma è la volontà di dare l’esempio visto che siamo stati scelti per amministrare la cosa pubblica». Ci saranno tagli anche sulle consulenze: «Così come permesso dalla legge – continua il primo cittadino – abbiamo mantenuto attiva la sola consulenza legale, per il resto invece è stato cancellato tutto. Anni fa pesava sul bilancio comunale una consulenza sulla ragioneria, compito ora affidato ai nostri impiegati tecnici. Stesso discorso per le fiere, gestite completamente da noi grazie al lavoro della Polizia locale e dell’ufficio commercio». Nella consapevolezza che i grandi cambiamenti passano dalle piccole cose, Cappuccio ha voluto mettere sotto la lente d’ingrandimento anche le spese amministrative pensate come “non negoziabili”, e anche qui non sono mancate le sorprese. «Un esempio sono le luminarie di Natale: anni fa si spendevano 30 mila euro, quest’anno siamo arrivati a ridurre il tutto a 10 mila pur mantenendo molte parti della città illuminate». Infine un ultimo capitolo di risparmi riguarda l’avvenuta informatizzazione del Protocollo comunale: «operazione – conclude Cappuccio – che ha permesso di utilizzare molta meno carta, e dunque il risparmio di alcune centinaia di euro».
Nella foto: Angelo Cappuccio, sindaco di Santhià.
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