SALUGGIA. (r.c.) Al termine del processo d’appello il Tribunale di Genova ha assolto due funzionari del Comune di Alassio – Giuseppe Lagasio, ex dirigente dell’ufficio tecnico, e Valentino Parolini, ex responsabile del servizio giardini – dall’accusa di omicidio colposo per non aver controllato l’albero che nell’agosto 2008, cadendo sull’Aurelia, uccise il diciottenne saluggese Alessandro Scavetta. Il ragazzo perse la vita dopo essere stato colpito alla testa da un pino di 15 metri crollato di schianto sulla strada, di fronte al Grand Hotel Diana, mentre il ragazzo stava transitando in sella al suo scooter.
Nel processo di primo grado il pubblico ministero Chiara Maria Paolucci aveva sostenuto che la disgrazia si sarebbe potuta evitare se l’albero fosse stato «più controllato», e i due funzionari erano stati condannati a un anno di reclusione. Una perizia tecnica aveva evidenziato che l’albero era malato da almeno 8 anni per un’infezione del parassita Armillaria Mellea.
La sentenza d’appello della scorsa settimana, a sorpresa, ha ribaltato quella di primo grado: assoluzione perché “il fatto non costituisce reato”. I difensori e i consulenti di parte hanno convinto i giudici sostenendo che anche le verifiche periodiche sul patrimonio verde della città non avrebbero garantito, in assoluto, di poter evitare l’incidente, e che comunque il funzionario Parolini non aveva il ruolo per disporre tali verifiche.
Nelle foto: Alessandro Scavetta e in alto il luogo dell’incidente nell’agosto 2008.
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !