Saluggia. (r.s.) La Giunta presieduta da Riva Vercellotti ha approvato il parere sul nuovo strumento urbanistico. Il tracciato della tangenziale non va bene, la nuova area produttiva dev’essere lungo via Crescentino e non verso Sant’Antonino.
Il 5 giugno la Giunta Provinciale di Vercelli presieduta da Carlo Riva Vercellotti ha deliberato il proprio parere, obbligatorio per legge, sul progetto preliminare della Variante Generale al Piano Regolatore del Comune di Saluggia. Il parere è stato redatto da un “tavolo tecnico” appositamente costituito in Provincia, che ha valutato la compatibilità delle previsioni della Variante rispetto ai contenuti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp).
Ebbene: la Provincia rileva, dal punto di vista metodologico, che “nella Relazione Illustrativa non vi è alcun esplicito riferimento alle modalità con cui si intende dare attuazione alle previsioni di Ptcp”.
Alcune delle scelte principali della Variante, illustrate dall’urbanista Toselli alla popolazione in un paio di incontri nel capoluogo e in frazione, vengono esplicitamente censurate.
Gli interventi sugli insediamenti consolidati nel nucleo di antica formazione, per esempio: la Provincia ritiene che “tali interventi, che possono comportare una drastica ed estesa trasformazione del tessuto edilizio storico, dovrebbero essere previsti solo per taluni e circoscritti ambiti, e dovrebbero essere adeguatamente motivati e supportati sia sotto il profilo storico che ambientale”.
Quanto alla nuova viabilità tangenziale, si condivide “l’avvicinamento all’abitato” ma si ritiene che “la discontinuità proposta per il tratto che si va a sovrapporre in modo significativo alla Strada Provinciale n. 3 in direzione Sant’Antonino non possa essere condivisa. Si ritiene che, coerentemente con quanto indicato dal Ptcp, il tracciato della tangenziale debba mantenersi al di sotto del Naviletto di Saluggia”. Il Settore Viabilità rileva che “in riferimento al nuovo sistema viario in previsione, atto ad agevolare i flussi veicolari transitanti impedendone l’accesso al centro abitato, si osserva e si richiama come una cosiddetta circonvallazione, al fine di essere effettivamente funzionale all’obiettivo di contribuire al decongestionamento veicolare, debba necessariamente essere il più sottesa possibile al nucleo abitativo di riferimento e non discostarsi di contro in maniera significativa come emerge da quanto prospettato in merito all’abitato di Saluggia; si evince inoltre una netta discontinuità nella circonvallazione, che va a sovrapporsi per un tratto significativo alla Strada Provinciale 3 in direzione Sant’Antonino senza una giustificata motivazione tecnica”. Quindi “si chiede di condividere e produrre un’ulteriore proposta progettuale relativa alla nuova circonvallazione, che vada ad eliminare le criticità evidenziate”.
Altro “tema forte” della Variante è la nuova area produttiva tra Saluggia e Sant’Antonino. Stroncata anche questa: la Provincia fa rilevare che “tale previsione non risulta in linea con quanto previsto dal Ptcp. Nello specifico, il piano provinciale prevede per il potenziamento e riordino del sistema produttivo di Saluggia, che riveste per la presenza di importanti realtà produttive quali l’insediamento industriale Sorin, una rilevanza sovra locale, un “Ambito di potenziamento e riordino del sistema produttivo e terziario” a nord della Strada Provinciale per Crescentino”. Non tra Saluggia e Sant’Antonino.
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