Saluggia. (r.s.) Approvato dal Consiglio, con i soli voti della maggioranza, il regolamento per l’applicazione della Iuc.
La riunione di Consiglio comunale del 19 maggio è stata pressoché interamente dedicata alla determinazione di tasse e imposte. Sono stati approvati, infatti, il regolamento per l’applicazione della Iuc (Imposta Unica Comunale), e le tariffe delle imposte di cui si compone: Imu, Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e Tari (tassa rifiuti). Questa nuova imposta è stata introdotta nel 2013, con decorrenza dal 1° gennaio 2014 e pone vincoli precisi ai Comuni in ordine alla misura massima delle aliquote adottabili, in quanto la somma dell’aliquota per la Tasi con quella applicata per l’Imu non può essere superiore al 10,6 per mille.
Le tariffe stabilite e votate dalla sola maggioranza hanno stabilito che per la Tasi si applicherà l’1 per mille sull’abitazione principale con le relative pertinenze, sui fabbricati rurali e su altre categorie di immobili diversi da quelli a uso produttivo. L’aliquota Imu sulla prima casa sarà del 4 per mille, ma si pagherà solo se considerata di lusso, mentre, per seconde case e altri fabbricati esclusi quelli ad uso produttivo, sarà del 9,6 (con un aggravio del 2 per mille rispetto all’aliquota standard). In questo modo Tasi e Imu raggiungono complessivamente il 10,6, ovvero massimo consentito. Sui fabbricati produttivi non si applicherà la Tasi solo perché a loro viene applicata l’Imu del 10,6 per mille. Poiché la Tasi va ripartita tra proprietari e affittuari, la maggioranza di “Insieme per la nostra gente” ha stabilito che ciascuno concorra rispettivamente, nella misura del 70% e 30%, prevedendo nel contempo esenzioni per chi ha l’Isee inferiore a 8000 euro, per anziani in casa di riposo con abitazione non locata o nuclei familiari con portatori di handicap, invalidità o con assegno di accompagnamento.
Nulla invece è stato ancora stabilito per quanto riguarda la Tari, destinata alla copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Minoranze critiche
Sulle nuove tariffe le minoranze rappresentate da Renato Bianco e Paola Olivero hanno presentato un documento comune molto critico. «La maggioranza – dicono – arriva a fine maggio a discutere di regole e tariffe su imposte che scadranno il prossimo 16 giugno. E, oltretutto, applicano la tariffa massima del 10,6 per mille nonostante i 2 milioni di euro di compensazioni nucleari che si incassano ogni anno. Per di più, tassare al massimo le attività produttive vuol dire non tenerle in nessuna considerazione. Mentre le aree destinate a recupero ambientale, guarda caso il Cemex, in virtù di normative in deroga, pare non verseranno più gli oneri al Comune ».
I centri anziani
Critiche anche per la scelta della maggioranza di inserire, tra i servizi indivisibili, il Centro Aperto Leone Gualtiero e il Centro Anziani di Sant’Antonino, «diretti non a tutta la collettività – proseguono Olivero e Bianco -, requisito indispensabile per essere considerati tale. La maggioranza ha deciso di scaricare sull’intera comunità costi che il Comune potrebbe coprire con i fondi di cui dispone e destinati per legge anche alle attività di volontariato. Per questi motivi noi ci siamo opposti».
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