SALUGGIA. (r.s.) La Giunta ha incaricato l’u cio tecnico di predisporre una perizia di stima asseverata. Il proprietario: vorrei metterci un supermercato, ma ci vogliono altri due anni. E allora, se arriva una buona o erta, vendo.
L’Amministrazione comunale sta seriamente valutando la possibilità di acquistare l’area “ex Quaglino”, e il proprietario è disposto a venderla al Comune. Il 20 gennaio la Giunta ha incaricato la responsabile dell’area tecnica lavori pubblici, geom. Ombretta Perolio, di “procedere alla redazione di perizia di stima asseverata, da sottoporre all’approvazione dell’Amministrazione”, per un eventuale acquisto dell’immobile (piazzale e fabbricati). La proprietà – l’Immobiliare San Salvari sas di Stefano Capello – è già stata contattata: «Dopo aver ritirato, circa un anno fa, il primo piano di recupero – spiega Capello – ne ho presentato un altro, che però è bloccato negli uffici comunali. Non viene approvato perché, mi è stato detto, occorre che prima il piano commerciale entri a far parte del nuovo Piano Regolatore, in fase di redazione.
Ci vorranno, però, altri due anni: ne ho già aspettati quattro, in quell’immobile intendo aprire un supermercato ma francamente mi sembra che i tempi si stiano allungando eccessivamente. E allora, se si presenta l’occasione, vendo. Il Comune sa che sono interessato a vendere, c’è anche un privato che è interessato perché anche lui vuole aprire un supermercato, ma il Comune viene prima: se mi fanno una buona offerta vendo al Comune». Conferma il sindaco Firmino Barberis: «Ci sono stati di recente contatti con l’attuale proprietà dell’ «ex Quaglino», proprietà che ha espresso l’intenzione di procedere alla vendita dell’area nello stato in cui si trova: che, come è noto, è in parte piazza ed in parte occupata da fabbricati, uno dei quali in evidente stato di degrado.
La cosa è stata ritenuta da me e dalla Giunta di estremo interesse per la collettività saluggese, per una serie di motivi. Innanzitutto la sua ubicazione prossima ad importanti strade del concentrico, quali via Fiandesio, via Lusani ed alla stazione ferroviaria; poi la possibilità di utilizzare le aree libere come parcheggio pubblico, in cui ricollocare i parcheggi che congestionano il traffico nelle vie principali; pensiamo inoltre alla possibilità di realizzare nuove piazze e aree di servizio/mercatali anche coperte, dove i cittadini possano incontrarsi e organizzare fiere, manifestazioni e promuovere attività utili e di interesse per la collettività e per lo sviluppo socio-economico del paese». «Quell’area – prosegue Barberis – è in uno stato di abbandono progressivo che si protrae da tempo, visibile a tutti, e dà una brutta immagine del paese; sono stati ripetutamente iniziati e sospesi, da parte dei privati che si sono susseguiti nella proprietà, interventi di avvio al recupero edilizio.
Abbiamo valutato che quest’area – per la conformazione, l’estensione e la collocazione nel tessuto urbano – abbia caratteristiche che la rendono adeguata per la collocazione di spazi, aree ed infrastrutture ad uso collettivo, e che la sua acquisizione e riqualificazione ben si configurano come uno degli obiettivi per rilanciare e modernizzare il paese. Ecco perché – conclude il sindaco – abbiamo ritenuto di avviare le procedure per la stima economica del suo valore, ai fini dell’acquisizione al patrimonio comunale, per eseguirne la riqualificazione e realizzare, dopo una opportuna e specifica analisi progettuale, di un’area attrezzata, rispondente alle necessità di dotazione di servizi, parcheggi ed infrastrutture pubblici e ad uso pubblico».
Nella foto: La “manica lunga” del fabbricato dell’area ex Quaglino.
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