Saluggia. (u.l.) Il Consiglio comunale ha adottato il progetto preliminare della Variante generale al Piano Regolatore. Uno degli obiettivi dello strumento urbanistico è lo sviluppo del sistema di viabilità tangenziale al centro abitato.
Giovedì 27 febbraio, nella mattinata, il Consiglio comunale ha adottato il progetto preliminare della Variante generale al Piano Regolatore: 5 voti favorevoli (sindaco, Giunta, Giuseppe Barberis e Giuseppe Vallino), 2 contrari (Renato Bianco e Paola Olivero), un’assente (la vicesindaco Margherita Cotevino). Il nuovo strumento urbanistico è stato illustrato dall’architetto Tullio Toselli, professionista che già l’Amministrazione Pasteris aveva incaricato per la sua redazione.
Ai consiglieri e al pubblico in sala, non foltissimo (soprattutto pensionati, essendo giorno e orario lavorativo), Toselli ha illustrato gli obiettivi strategici della Variante. Uno dei quali è «lo sviluppo del sistema di viabilità tangenziale agli abitati di Saluggia e Sant’Antonino integrato con un disegno infrastrutturale di accessibilità ai centri urbani, in particolare il centro urbano di Saluggia». Ha quindi proiettato sul muro della sala consiliare una tavola sulla quale è stata tracciata la nuova circonvallazione, che riportiamo qui sopra. La nuova strada inizierà, stando al progetto, da una rotatoria su via Crescentino; passerà sui campi di zona Prati Nuovi e Viarazze (dove è prevista la seconda rotatoria) fino ad intersecare, a est, il prolungamento di via San Sebastiano. Qui (rotatoria n. 3) piegherà a sinistra, sbucando sulla provinciale tra Saluggia e Sant’Antonino (rotatoria n. 4). Fatta una curva a gomito, utilizzerà l’attuale sedime stradale per un breve tratto, per poi (rotatoria n. 5) piegare nuovamente di 90° a sinistra nei pressi dell’area artigianale. A questo punto sovrappasserà la ferrovia e, fatta una S nei campi per superare il Naviletto, andrà ad intersecare via Don Carra (rotatoria n. 6) poco oltre il cimitero. Proseguendo in aperta campagna verso ovest, intersecherà il prolungamento di via Rivetta (rotatoria n. 7) per poi, con una morbida S, incrociare via Ponte Rocca (rotatoria n. 8) poco prima della “Residenza Uno” (ex Istituto Tamburelli). Qui, scendendo di livello con un paio di chicanes, si affiancherà al Canale del Rotto per poi sbucare (rotatoria n. 9) al Ponte Incastro, al termine della discesa di via Fiume.
Coloro che provengono da Torino e lavorano nel comprensorio industriale Sorin potranno così raggiungere laboratori e uffici senza più transitare, all’andata e al ritorno, nel centro abitato.
Vi è poi, nella Variante, una mini tangenziale che permette di oltrepassare la frazione Sant’Antonino senza attraversarla.
La Variante generale è uno strumento urbanistico complesso, e quello della “viabilità tangenziale” è solo uno degli obiettivi strategici che intende perseguire; nelle prossime settimane la Gazzetta porterà all’attenzione dei lettori anche gli altri obiettivi, e le soluzioni che sono state prospettate.
La Variante – relazione, tavole e norme – è comunque pubblicata integralmente per 30 giorni sul sito istituzionale del Comune (a patto di avere gli strumenti hardware e software necessari per aprire i files); nei successivi 30 giorni i cittadini potranno presentare osservazioni, poi se ne ridiscuterà in Consiglio.
L’Amministrazione comunale intende organizzare una serata pubblica di presentazione della Variante, con la presenza dell’urbanista arch. Toselli, che si terrà probabilmente la sera di venerdì 21 marzo al palazzetto dello sport.
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