Santhià. (s.d.-c.car.) Sabato all’auditorium San Francesco prosegue la rassegna “SanThIART”. Un cast tutto vercellese in uno spettacolo tratto da Il giuoco dell’epidemia di Ionesco.
Quarto spettacolo per la rassegna teatrale “SanThIART”, promossa dal Comune di Santhià in collaborazione con l’associazione culturale Tiart: sabato 5 aprile andrà in scena Una città in quarantena.
Una violenta epidemia sta contaminando una tranquilla e inconsapevole cittadina; niente e nessuno riesce a fermare il gran numero di morti, che in breve tempo supera quello dei vivi. Dietro il parossismo pseudo tragico della vicenda, che si stempera in un lieto fine, si cela la metafora del male della società odierna e della sua incapacità di autorigenerarsi.
Il testo è liberamente tratto da Il giuoco dell’epidemia, del maestro del teatro dell’assurdo Eugène Ionesco, pubblicato in Italia da Einaudi nel 1971. L’opera si articola in diverse scene, 26 nell’originale, che divengono 19 nella pièce di Tiart, messa in scena dai registi Luca Bertucci ed Emanuela Santamaria e da loro scelta per l’attualità del teatro dell’assurdo e delle sue tematiche e la possibilità che esso dà di “creare” anziché seguire rigidamente una trama prestabilita.
Lo spettacolo si avvarrà di un numeroso cast tutto vercellese, ben quindici membri dai 18 ai 67 anni, tra cui anche alcuni santhiatesi: Alessia Rollone, Alessandro Sibino, Anna Barbani, Arianna Fonte, Cecilia Borghetti, Elisa Alaimo, Emanuele Zimbardi, Fabio Mazzarino, Luca Cattaneo, Matteo Gramola, Paola Guarnero, Tatiana Ranghino, Valeria Mancini e Vincenzo Durso, con la collaborazione di Davide Zanichelli per il disegno luci, Fabio Mazzarino ai costumi e Marta Canopoli e Samuel Manzoni per le musiche.
Sabato 5 aprile, ore 21, auditorium San Francesco, Santhià.
Ingresso ad offerta libera.
Nella foto: Il cast de Una città in quarantena.
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