Fontanetto Po. (s.b.) Lo spettacolo, che ha superato la millesima replica, chiude la stagione del Teatro Viotti. Il direttore artistico Mongiano: «è divertente in modo intelligente, con tanti riferimenti ed allusioni».
Si chiude la stagione al Teatro Viotti sabato 26 aprile con Maurizio Micheli in Mi voleva Strehler. Lo spettacolo, nato nel 1978, ha superato la millesima replica, riscuotendo successo ovunque.
In scena un attore si prepara ad un provino col famoso regista e ripercorre la sua carriera, che proprio da quell’incontro potrebbe avere la svolta tanto attesa. Fino a quel momento ha lavorato in provincia, ma conosce il mondo teatrale e insieme a lui il pubblico rivive la storia scritta sui palcoscenici in quei decenni, le sperimentazioni e Brecht, le diverse tecniche e le nuove scuole, il Living e Grotowski. La forma del teatro-cabaret rende lo spettacolo agevolmente fruibile e nel contempo ricco di contenuti.
La scelta di TeatroLieve non è stata casuale, il direttore artistico Giovanni Mongiano lo spiega chiaramente: «c’è più di un motivo, uno è sentimentale, legato al fatto che nello spettacolo Micheli cita Giancarlo Sbragia, uno dei miei maestri tanto come attore che come aiuto regista. Un altro motivo è legato ad una vecchia videocassetta dello spettacolo, per superare le mille repliche ha dovuto cominciare da giovane. Nelle prime lezioni del corso di teatro ne facevo vedere dieci minuti agli studenti, la parte dedicata in modo scherzoso al teatro della seconda metà del Novecento, per introdurlo con gli allievi. Sono felicissimo, è veramente divertente in modo intelligente e lo sarà ancora di più per chi ha conoscenza delle cose teatrali, coglierà i continui riferimenti ed allusioni».
Sabato 26 aprile, ore 21, Teatro Viotti, Fontanetto Po.
Per informazioni e prenotazioni 377.2674936, info@teatrolieve.it.
Nella foto: Maurizio Micheli in una scena.
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