Partito Democratico: nei circoli di Vercelli e provincia scarsa partecipazione degli iscritti alle votazioni per la scelta del segretario nazionale. E comunque – secondo i primi dati – sta stravincendo quello uscente
VERCELLI (u.l.) – Alla fine, ben che vada saranno quattrocento. In una provincia di oltre 170 mila abitanti, gli iscritti al maggior partito italiano (attualmente al governo nazionale, regionale e cittadino) che vanno a votare il nuovo segretario nazionale sono pochissimi. Quando mancano ormai solo alcuni seggi valsesiani e di piccoli comuni (Olcenengo, Salasco, ecc.), i votanti effettivi sono poco più di trecento. Che sia per disaffezione o per qualche altro motivo, i dati sono impietosi: nel circolo di Saluggia hanno votato in 11, a Livorno Ferraris in 7, in Baraggia in 5, nella Bassa in 4. E pressoché ovunque è avanti – di molto – la mozione Renzi, che riscuote più del doppio dei consensi rispetto a quella di Orlando. Quasi insignificante, dalle nostre parti, la percentuale raccolta da Emiliano.
Ieri, mercoledì 29, si è votato a Vercelli città, nel salone Soms. E mentre poche decine di metri più in là, al Cinema Italia, Andrea Orlando incontrava i sostenitori e criticava la narrazione renziana («Dobbiamo smetterla di creare illusioni, di non dire la verità»), alla Soms gli scrutatori contavano i voti: 5 a Emiliano, 23 a Orlando, 92 a Renzi.
Gli orlandiani, però, non si demoralizzano e danno appuntamento a domenica 30 aprile, quando «la gente» sarà chiamata, «senza vincoli di tesseramento, a eleggere davvero il nuovo segretario». In minoranza fra i tesserati, sperano quindi che siano i non iscritti al Partito Democratico a ribaltare il risultato dei circoli e ad eleggere Orlando nuovo segretario del Pd.
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !