TORINO. Erano stati arrestati a Livorno Ferraris e a Saluggia.
Prime condanne al processo “colpo di coda”. L’impianto accusatorio formulato a seguito delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Chivasso e coordinate dalla Procura di Torino, ha dunque retto bene. Lunedì mattina in Tribunale a Torino si sono discussi i casi degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Queste le prime condanne: a Salvatore Cavallaro di Livorno Ferraris sono stati infl itti 10 anni e otto mesi; ad Antonino Fotia di Chivasso 6 anni; a Beniamino Gallone, anch’egli chivassese, 7 anni e 4 mesi; a Gaetano Lo Monaco, titolare del bar Cala Luna di piazza del Municipio a Saluggia, 5 anni; a Mario Tonino Maiolo di Chivasso 6 anni e 8 mesi, e al padre Pasquale Maiolo 10 anni e 8 mesi.
Gli altri undici indagati sono stati rinviati a giudizio e si preparano ad affrontare il processo con rito ordinario. Tra questi Giuseppe Vincenzo Caglioti di Saluggia, nel frattempo, ha cambiato il proprio legale, nominando l’avvocato Tommaso Servetto al posto dell’avvocato Bartolomeo Pettiti, entrambi del Foro di Torino. L’indagine “colpo di coda” è un’appendice dell’operazione Minotauro che nell’ottobre 2012 ha scoperchiato affari e strutture dei due locali della ‘ndrangheta: uno a Chivasso e l’altro a Livorno Ferraris. In carcere erano finite 19 persone. Andrea Bucci
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !