Con l’Avellino al “Piola” le Bianche Casacche non vanno oltre lo 0-0. Attaco abulico, sesto pareggio nelle ultime sette gare, classifica sempre più preoccupante
VERCELLI. (u.l.) – L’Avellino è una non irresistibile squadra di metà classifica (una sola vittoria nelle ultime nove giornate) che finora, in questo campionato, nelle partite in trasferta almeno un gol l’aveva sempre preso. Oggi invece, al “Piola” contro la Pro Vercelli, gli irpini sono riusciti a mantenere la rete inviolata.
Merito della difesa? Macché: contro un attacco quantomeno decente, il reparto arretrato della compagine allenata da Novellino “balla” parecchio: nelle ultime settimane ha incassato due gol a Foggia, tre a Venezia, due a Salerno. Il problema è che la Pro un attacco degno di chiamarsi tale non ce l’ha: nelle ultime sette partite ha segnato solo quattro gol, nella classifica dei marcatori non ha uomini nelle prime 20 posizioni, e il più prolifico della compagnia è il centrocampista Castiglia (7). Intanto, altrove, gli ex La Mantia e Sprocati segnano a raffica.
Qui tra le risaie, invece, carestia. Raicevic e Morra, più i “rinforzi” (arrivati a stagione in corso) Reginaldo e Kanoute, là davanti sono inconsistenti. Polidori, il “colpo” del mercato estivo, è finito a Trapani dopo aver giocato pochissimo; Rovini, ripresosi da un infortunio, non entra mai nemmeno a partita in corso.
Sulla gara di oggi, disputata in uno stadio con evidenti vuoti in gradinata (nonostante la domenica di sole primaverile, nessuna partita di Serie A in contemporanea e le centinaia di biglietti regalati dalla società…), c’è poco da dire. Le uniche novità nel 3-5-2 di mister Grassadonia sono l’assenza di Konate (nemmeno convocato, dopo la partitaccia di Carpi) e il ritorno di Vives e Ghiglione. Sull’altro fronte Novellino conferma in attacco la coppia Ardemagni-Castaldo; in tribuna si segnala la presenza del supertifoso avellinese Gigi Marzullo.
La Pro gioca, prova a costruire: ma non finalizza mai, e l’Avellino ne approfitta per veloci ripartenze. Il primo tempo è macchiato da evidenti “sviste” arbitrali (c’era almeno un rigore per la Pro, forse due), Grassadonia s’infuria e al 41′ il signor Di Martino di Teramo lo caccia dalla panchina. Nella ripresa entrano Bifulco, Kanoute e Raicevic, ma il risultato non cambia. Restano a scaldare la panchina i tre ex: Vajushi, Jidayi e Paghera.
E mentre al “Piola” l’ultimo gol della Pro risale a gennaio, le dirette concorrenti segnano e fanno punti: l’Ascoli pareggia a La Spezia, la Ternana ferma il Frosinone, l’Entella vince a Cremona. La Pro Vercelli resta penultima a 30 punti insieme all’Ascoli (ma rispetto ai bianconeri ha una partita da recuperare: vincendola salirebbe a 33), il Cesena è a 33 e stasera giocherà a Perugia, il Brescia è a quota 34 ma ha anch’esso una partita da recuperare; il Novara è a 35 e l’8 aprile verrà a Vercelli.
La Pro è attesa giovedì 29 a Foggia (si gioca alle 20.30), mentre martedì 3 aprile alle 18 ospiterà il Perugia nel recupero. Per sperare ancora nella salvezza bisogna vincerle entrambe. Ci riusciranno, le Bianche Casacche, con l’attacco che si ritrovano? Come direbbe Marzullo, ogni tifoso si faccia la domanda e si dia la risposta.
PRO VERCELLI (3-5-2): Pigliacelli; Gozzi, Bergamelli, Alcibiade; Ghiglione (19’ st Bifulco), Germano, Vives, Castiglia, Mammarella; Reginaldo (26’ st Kanoute), Morra (40’ st Raicevic). A disposizione: Gilardi, Berra, Altobelli, Rovini, Paghera, Gatto, Ivan, Pugliese, Jidayi. All. Grassadonia.
AVELLINO (3-5-2): Lezzerini; Kresic, Morero (36’ st Pecorini), Ngawa; Laverone, Gavazzi (15’ pt De Risio), Di Tacchio, Molina, Falasco (15’ st Cabezas); Castaldo, Ardemagni. A disposizione: Casadei, Marchizza, Migliorini, Vajushi, D’Angelo, Rizzato, Wilmots. All. Novellino.
Arbitro: Di Martino di Teramo
Ammoniti: Kresic (A) e Bergamelli (PV)
Note: al 41′ allontanato per proteste l’allenatore della Pro Vercelli Gianluca Grassadonia.
[nella foto: Kresic ferma Reginaldo]
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