MONCRIVELLO. (m.v.) Le opposizioni contestano la vicesindaco.
I consiglieri dei gruppi Onda Nuova e Rinnovo per Moncrivello, hanno emesso un comunicato congiunto dopo la conclusione del Consiglio. In primo luogo criticano la decisione d’indire la riunione quando Piero Santià era assente e senza consultare i capigruppo, contestando «al sindaco e alla maggioranza la convocazione unilaterale del Consiglio comunale, indetto ancora una volta senza coinvolgere la conferenza dei capigruppo, così come stabilisce l’art. 13 dello Statuto Comunale, in un periodo nel quale, è risaputo, parte della minoranza è assente per motivi famigliari.
A tal proposito, i consiglieri di Onda Nuova e Rinnovo per Moncrivello si riservano ogni più ampia azione presso gli organi competenti per contestare l’illegittimità della condotta ». Piero Santià dal canto suo ha osservato che aveva chiesto un rinvio del Consiglio di 24 ore per potervi partecipare, essendo di ritorno dall’estero e prevedendo di giungere in paese poche ore dopo le 18 del 27 novembre, orario in cui si è riunita l’assemblea consiliare.
Santià ha poi aggiunto che un fatto analogo era già accaduto in passato, quando non aveva potuto prendere parte ad un Consiglio poiché gli era stata notificata la sua convocazione soltanto dopo che s’era assentato per qualche tempo da Moncrivello. In secondo luogo le opposizioni ribadiscono le riserve espresse in Consiglio sulla decisione di vendere l’edificio di proprietà comunale in piazza Municipio e sulle scelte finanziarie dell’Amministrazione: «Nel merito delle decisioni adottate dal Consiglio comunale, non si può non rilevare l’andamento ondivago della maggioranza che propone di vendere, per risanare il bilancio comunale, lo stabile di piazza Municipio, ristrutturato con grande dispendio di risorse dei moncrivellesi per farne la biblioteca municipale, lasciando la comunità di Moncrivello senza la possibilità di dotarsi di una biblioteca comunale», il che sarebbe secondo le minoranze un caso unico fra tutti i paesi del basso Vercellese.
Ancora, «si rileva inoltre, che con la votazione di bilancio si andrà ad un ulteriore aumento della tassazione», e al contempo vi è stata «la conferma dell’addizionale Irpef comunale, che era stata introdotta con un evidente spirito temporale». In terzo luogo i consiglieri di minoranza riaffermano la contrarietà al voto favorevole dato dal vicesindaco Bernardina Curto Monge al cosiddetto “Atto d’indirizzo aziendale” dell’Asl, che a loro parere sarebbe stato contrario alla volontà del Consiglio municipale moncrivellese espressa con un voto in una precedente riunione: «Si censura inoltre il voto espresso a nome del Consiglio comunale a favore del piano aziendale dell’Asl del Vercellese espresso dalla vicesindaco Dina Curto Monge in sede di assemblea dell’Asl, bocciato a stragrande maggioranza dai sindaci del Vercellese – che prevedeva il taglio di servizi socio/sanitari, a scapito dei cittadini dell’area del bacino di Cigliano/Moncrivello.
Giravolta, questa, che cade dopo che il Consiglio comunale – per impulso di un assessore di maggioranza – aveva votato una mozione che chiedeva al sindaco di svolgere ogni azione utile per mantenere aperto il Poliambulatorio di Cigliano». Al momento delle comunicazioni fi nali di quest’ultimo Consiglio comunale, Massimo Pissinis e Luca Lisco avevano sostenuto che, avendo il Consiglio in precedenza (a ottobre) votato all’unanimità una mozione che chiedeva che i servizi del Poliambulatorio ciglianese fossero mantenuti, la vicesindaco Bernardina Curto (che aveva partecipato alla conferenza dei Comuni sull’Atto d’indirizzo aziendale in rappresentanza di Moncrivello), avrebbe dovuto votare negativamente alla proposta avanzata dal direttore dell’Azienda sanitaria, Federico Gallo, che prevedeva dei tagli.
Curto aveva replicato dicendo d’aver votato in modo razionale, poiché il progetto presentato prevedeva il mantenimento del Poliambulatorio di Cigliano e non dovrebbe determinare riduzioni di servizi per la zona che comprende Moncrivello, mentre i tagli consisteranno anzitutto in riduzioni di stipendi ed indennità del personale d’alto livello. La vicesindaco aveva aggiunto che, essendovi un calo delle risorse disponibili, era indispensabile procedere alla riduzione delle spese. Il consigliere Giovanni Fasciola era intervenuto per affermare che nell’attuale situazione economica si procede ovunque a tagli massicci nella sanità. Il vicesindaco ha poi precisato, dopo la conclusione del Consiglio, che la riunione a cui ella aveva preso parte assieme ad altri rappresentanti aveva carattere consultivo e che il direttore Gallo avrebbe proceduto comunque all’attuazione del suo progetto.
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !