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Pedrale li utilizzava per fiori, champagne, gioielli, profumi e da capogruppo autorizzava le spese degli altri consiglieri

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CRESCENTINO. (r.g.) La Procura accusa: si è appropriato di quasi 60 mila euro.

Luca Pedrale PDLIl crescentinese Luca Pedrale, capogruppo del Gruppo consiliare Popolo della Libertà (ora Forza Italia) nel Consiglio Regionale del Piemonte, come i suoi colleghi, è accusato di peculato: secondo la Procura “avendo la disponibilità dei fondi erogati dal Consiglio per il funzionamento dei Gruppi, se ne appropriava utilizzandoli per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa”.

A Pedrale la Procura contesta di aver speso – facendoseli rimborsare dalla Regione – quasi 20 mila euro in “ristoranti, cibi da asporto, consumazioni al bar, acquisti di generi alimentari presso supermercati” (i più frequentati sono “Il giardinetto” a Vercelli, il “San Massimo” a Santhià, “L’archigusto” a Crescentino e “Da Balin” a Livorno Ferraris, ma non mancano il “Vintage 1997” e il ristorante “Del Cambio” a Torino); circa 2800 euro per “acquisti presso negozi di abbigliamento” (quasi tutti dalle Sorelle Ramonda a Masserano), circa 2300 euro per “fi ori, gioielli (a Vercelli acquisti da Zucca, Rastelli e Valmorri), profumi, champagne (990 euro in un colpo solo il 26 dicembre: buon capodanno!) ed articoli per illuminazione”, circa 1600 euro per “spese per manutenzione autovettura”, oltre 1100 euro per “spese per patrocinio legale” e 200 euro per “alberghi”.

La mattina del 19 gennaio 2011 Pedrale è in corso Libertà a Vercelli, e il suo shopping è velocissimo: in un quarto d’ora entra (e compra, e tiene gli scontrini e se li fa rimborsare in Regione) da Svarowski, Calzedonia e Intimissimi. Fra i controlli effettuati dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza risulta inoltre che intorno alle 14.30 del 28 febbraio 2012 il cellulare di Pedrale era agganciato a una “cella” del centro di Torino, ma lui si è fatto rimborsare uno scontrino – emesso lo stesso giorno alla stessa ora – di 550 euro per pasti al ristorante “Al teatro” di Vercelli.

Pedrale, inoltre, “in qualità di capogruppo autorizzava – imputandole genericamente al bilancio del Gruppo consiliare – il sostenimento di spese per oltre 28 mila euro di consumazioni in bar e ristoranti”, 1200 euro per “consulenza di reportage ed interviste a consiglieri regionali” alla società Maverick Multimedia srl ed oltre 1800 euro per acquisti di valigie e di un vassoio d’argento.

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