PALAZZOLO. (s.b.) È sempre divertente assistere a “Gente Matta”, lo spettacolo realizzato dai palazzolesi per i loro concittadini in occasione del Carnevale. Per due serate, in questa edizione giovedì 27 e venerdì 28 febbraio, il teatro Monsignor Bono, sempre gremito, vede passare sulle tavole del palcoscenico un variegato e ricco campionario artistico. In platea il sindaco Maria Luisa Poy, amministratori e gli ospiti, la Papetta ed il Conte con la corte, direttamente dal Carnevale Storico Crescentinese.

Alla sigla d’avvio, cantata da un coro di “scolarette” giovani, ma non più da Antoniano, sono seguiti i bambini della scuola elementare, che si sono ottimamente esibiti un ballo di gruppo. Altre scuole, quelle di danza, hanno presentato hiphop, balla e brucia, danza moderna; all’improbabile giuria di Italia got’s talent si è presentata una coppia di appassionati di latino-americano, troppo bravi, infatti li hanno scartati.

Le gags, vecchie e nuove, simpatiche e ironiche, un po’ salaci e un po’ satiriche, hanno raccolto gli applausi del pubblico, scosso dalle risate. Saccheggiato il repertorio di Aldo, Giovanni e Giacomo, dalla scalata in montagna alla scuola di polizia, passando quindi dal robot anti-bugie al al monologo culturale, un mix di letteratura italiana antica, moderna e contemporanea stravolta e confusa. Sono arrivati a Palazzolo anche due famosi personaggi, il ragionier Giandomenico Fracchia, vessato e stravolto davanti al megadirettore, con la famosa poltrona a sacco, e il mitico Elvis che si è lanciato in un rock dialettale accompagnato dalla musica dal vivo. L’atteso finale è stato eseguito sulle note di Flashdance dalle consuete ballerine, nerborute e barbute, con coloratissime parrucche dai colori psichedelici, le gonnelline fucsia shocking sul body blu e gli scaldamuscoli in tinta. Risate e richieste di bis per un finale davvero da Gente Matta.

Nella foto:

• In alto: Il balletto finale;
• qui sotto: I giudici dell’Italia got’s talent e La sigla iniziale