PALAZZOLO. (s.b.) Consegnata una targa ricordo a Gian Luigi Casalone, geometra del Comune andato in pensione.
Il paese ha festeggiato la patrona della comunità Santa Faustina domenica 19 gennaio. Dopo la messa festiva amministratori e cittadini hanno raggiunto la sala consiliare, dove lo storico locale Piero Peretti ha tenuto una breve conferenza su Santa Faustina.
Sono più d’una le sante con questo nome; dalla più recente, una suora polacca, a quella che si ritirò in ascesi con la sorella santa Liberata nei pressi di Como. Le reliquie presenti nella chiesa parrocchiale furono ritrovate nell 1626 e portate a Palazzolo grazie ad una donazione di casa Savoia; poste in una confraternita, vennero traslate nella parrocchiale per l’intensa devozione suscitata nella popolazione.
Al termine della trattazione, molto apprezzata, il sindaco Maria Luisa Poy ha colto l’occasione per ringraziare i coadiuvatori di questi anni di mandato e anticipare la prossima collaborazione amministrativa con i Comuni di Fontanetto Po e Livorno Ferraris. Brevi saluti anche dal vicesindaco di Trino Alessandro Demichelis e dall’assessore provinciale Gianmario De Maria; presente l’ex parlamentare Roberto Rosso, che ha auspicato la nascita della Grangia, l’unione dei sette Comuni che non erano parte del Vercellese, ma del Monferrato, ai quali si potrebbero unire Tricerro e Crescentino.
In chiusura ringraziamenti particolari a Oreste Olivero e Silvano Zandrin, che hanno ridato vita al gruppo bersaglieri, «importanza e solennità alle festività, riportato la bandiera al monumenti ai Caduti». Consegnata una targa ricordo a Gian Luigi Casalone, geometra del Comune, «a coronamento di una vita dedicata con impegno a risolvere i problemi, dando prova di una professionalità intesa come servizio». Tenuto all’oscuro di tutto, si è emozionato per la sorpresa: «mi avete fatto uno scherzo che non mi aspettavo. Ecco perché mia moglie insisteva che partecipassi». Applausi e auguri per la sua meritata pensione e segno della stima dei concittadini.
I festeggiamenti si sono chiusi col pranzo presso il ristorante La Fularià.
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