Moncrivello. Santià (minoranza) replica alle “aperture” del primo cittadino.
Gli attuali due gruppi d’opposizione, “Rinnovo per Moncrivello” guidato da Piero Santià e “Onda nuova” capitanata da Massimo Pissinis, molto probabilmente alle prossime amministrative s’uniranno per formare una sola lista civica. Questo è il parere di Santià stesso, che chiarisce come il candidato a sindaco ed i componenti della lista non siano ancora stati decisi in modo definitivo, ma che comunque «al 90% ci presenteremo assieme ». Il consigliere sostiene che «sono più importanti gli uomini e le idee che non le appartenenze ideologiche, e per il bene del paese si deve cercare di formare una lista che comprenda candidati anche con esperienze personali differenti, ma uniti da un progetto comune di rilancio di Moncrivello ». «La preparazione non è stata ancora completata e rifinita in tutti i suoi aspetti – continua Santià – ma nella lista dovrebbero comparire sia alcuni esperti veterani, sia nomi nuovi. Questo gruppo dovrebbe comprendere esponenti della società civile e dal mondo delle associazioni, per consentire la massima partecipazione della cittadinanza ed evitare di formare una casta chiusa in sé stessa ed espressione monocolore d’un qualche partito».
Santià inoltre si sofferma sulle condizioni del paese, contestando le recenti affermazioni del sindaco Giovanni Carlino sui risultati che l’attuale Amministrazione comunale avrebbe ottenuto. «è sufficiente camminare per il paese per rendersi conto della situazione di decadenza in cui si trova. Il confronto fra Moncrivello e i comuni limitrofi risulta impietoso. Il centro storico necessiterebbe d’un restauro radicale, le strade di campagna presentano sovente grosse buche, l’economia langue, la popolazione presenta un’alta percentuale d’anziani poiché molti giovani si sono trasferiti in altri paesi per mancanza di possibilità lavorative». Il capogruppo di “Rinnovo per Moncrivello” asserisce che «bisogna avere il coraggio di fare investimenti strutturali, in una prospettiva lungimirante di sviluppo che guardi al futuro, evitando la semplice conservazione dell’esistente e l’immobilismo».
Santià vuole anche rispondere alle dichiarazioni di Carlino sul rapporto fra maggioranza ed opposizione in questi anni, evidenziando ancora una volta le difficoltà incontrate dai gruppi di minoranza. I Consigli comunali sono stati abitualmente indetti senza riunire la conferenza dei capigruppo con la quale concordare l’orario e la data di convocazione, come invece sarebbe previsto dal regolamento comunale e richiesto costantemente dalle opposizioni. «In un paio di circostanze non ho potuto prendere parte al Consiglio poiché la convocazione mi è stata notificata soltanto dopo che mi ero assentato per qualche tempo».
Santià lamenta anche che sue mozioni, interpellanze, interrogazioni su una serie di temi, come la Fondazione Valleris o l’acquedotto, «non hanno avuto risposta esauriente ». Il riferimento di Santià comprende anche l’elenco di 22 domande sulla Valleris presentate durante un Consiglio comunale. Ricorda che il sindaco Carlino aveva dichiarato che avrebbe dato risposta agli interrogativi sollevati dalle minoranze sull’Ente una volta che l’indagine giudiziaria si fosse conclusa. L’inchiesta è stata archiviata al principio del 2012, quindi circa due anni fa: «eppure aspettiamo ancora dal primo cittadino la risposta promessa alle domande avanzate nei vari Consigli comunali sull’amministrazione del patrimonio della Fondazione».
Un’analoga assenza d’informazione c’è stata, a detta di Santià, anche riguardo alle perdite d’acqua potabile dell’acquedotto, che egli sottolinea da molti anni e che avrebbero portato ad ingenti danni economici per le casse comunali: «dall’Amministrazione non è pervenuta una comunicazione approfondita». «In un caso – ricorda Santià – sette mie mozioni sono prima rimandate, poi inserite all’ordine del giorno in un Consiglio a cui si sapeva che non avrei potuto partecipare, essendo convalescente da una malattia e da un intervento chirurgico». «Durante le riunioni consiliari – deplora inoltre il capogruppo di “Rinnovo per Moncrivello” – è stata utilizzata una clessidra per limitare il tempo concesso agli interventi «ed è accaduto talvolta che il sindaco Carlino s’allontanasse dalla sala mentre parlavo».
«I consiglieri di minoranza – aggiunge – non sono stati adeguatamente informati dall’Amministrazione sulle scelte ed in generale sulla vita del Comune. Ad esempio una relazione della Corte dei conti sul bilancio comunale ci è stata presentata soltanto in aula, senza offrirci la possibilità di leggerla e ponderarla con calma ed attenzione in precedenza ». «In tutte queste vicende – conclude Santià – il sindaco non ha rispettato le prerogative delle opposizioni.
Marco Vigna
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